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Inondazioni in Pakistan, decine di morti: famiglia travolta e uccisa dal fiume mentre aspettava i soccorsi

Da martedì scorso in Pakistan sono morte almeno 46 persone a causa di forti tempeste e inondazioni: 13 turisti sono annegati mentre aspettavano l’arrivo dei soccorsi su un isolotto, salvi gli altri 4 componenti della famiglia.
A cura di Dario Famà
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In una settimana di forti rovesci e inondazioni improvvise, il Pakistan conta 46 morti, di cui 23 bambini oltre a dozzine di feriti. Ad essere maggiormente colpite sono state la regioni del Khyber Pakhtunkhwa a Nord-Ovest e del Punjab ad Est, rispettivamente con 22 e 13 decessi.

La calamità naturale si è originata dalle intense piogge monsoniche verificatesi nel Paese a partire da martedì scorso, quando diversi fiumi presenti nelle città hanno raggiunto livelli di altezza allarmanti. Nelle giornate successive, tanti corsi d'acqua sono esondati e hanno sommerso molti centri urbani.

Tra i morti si contano 13 turisti appartenenti a una famiglia di 17 persone, annegati venerdì scorso nelle acque del fiume Swat, nella parte settentrionale del Pakistan. Secondo alcuni testimoni, stavano aspettando i soccorsi per più di un'ora in un piccolo fazzoletto di terra, quando sono stati travolti dal torrente in piena.

Per questo motivo, in tanti hanno criticato il governo pakistano per non essere riuscito ad intervenire in tempo per salvare la famiglia, rimasta intrappolata in un isolotto. Ai contestatori si è aggiunto l'ex Ministro per i cambiamenti climatici Sherry Rehman, che ha denunciato la scarsa comunicazione governativa e la penuria di risorse impiegate per soccorrere i turisti.

A spiegare quanto accaduto è stato il portavoce del Servizio d'emergenza medico della provincia del Khyber Pakhtunkhwa Bilal Faizi, che ha detto: "I soccorritori hanno trovato 12 dei 13 cadaveri e lunedì i sommozzatori si sono messi alla ricerca dell'unica vittima rimasta".

La situazione in corso nel Paese è monitorata dalla National Disaster Mangament Authority (NDMA) pakistana, che ha segnalato ulteriori piogge monsoniche, con forti temporali previsti nei prossimi giorni in tutta la nazione. Ieri non sembrerebbero esserci stati ulteriori decessi: le ultime vittime, infatti, risalirebbero a domenica scorsa, giornata in cui la NDMA aveva lanciato un'allerta meteo.

Secondo quanto comunicato dalla NDMA, molte infrastrutture rischiano di crollare a causa della situazione meteorologica, invitando i cittadini e i turisti a non avvicinarsi a pali della luce e ad alberi e a non attraversare fiumi e corsi d'acqua.

In merito a quanto sta accadendo nel Paese, si è pronunciato anche Irfan Virk, direttore del Pakistan Meteorological Department: "Ci aspettiamo piogge superiori alla norma durante la stagione dei monsoni e le allerte sono state diramate alle autorità competenti affinché prendano le misure precauzionali necessarie".

Queste calamità naturali non sono una novità per il Pakistan: nell'estate del 2022 oltre 1700 persone sono morte a causa delle inondazioni e migliaia di persone sono rimaste senza una casa, costringendo numerose famiglie alla fuga per avere salva la vita. Secondo quanto affermato da Unicef , furono ben 33 milioni i pakistani a essere colpiti dalle piogge monsoniche e 8 milioni quelle costrette a scappare dalle loro abitazioni.

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