Incendio su aereo Air India pochi secondi dopo l’atterraggio, fumo dalla coda: salvi passeggeri ed equipaggio

Nuovi guai per Air India, la compagnia protagonista di uno dei più pesanti incidenti aerei degli ultimi mesi, quello in cui sono morte oltre 260 persone a Ahmedaband il 12 giugno. Ebbene, nelle scorse ore, un altro aereo ha preso fuoco a Delhi pochi istanti dopo l'atterraggio all'aeroporto Internazionale Indira Gandhi.
Per fortuna, per i passeggeri del volo Air India AI-315 c'è stata molta paura ma nessun danno e non si registrano feriti. La coda dell'aereo, che proveniva da Hong Kong, si è incendiata per motivi ancora non chiariti mentre i viaggiatori stavano scendendo a terra. La compagnia ha diramato una nota in cui afferma che l'incidente ha riguardato una "unità di alimentazione secondaria" e che il velivolo, un Airbus A321, ha subito "alcuni danni".
Si attende anche l'apertura di una indagine al riguardo. "L'aereo è stato messo a terra per ulteriori accertamenti e l'ente regolatore è stato debitamente informato", ha spiegato il vettore.
L'unità di alimentazione secondaria o ausiliaria è un generatore di energia elettrica solitamente situato nella parte posteriore dell' aereo. La sua funzione principale è quella di avviare i motori principali e alimentare i sistemi di bordo mentre l'aereo è fermo in aeroporto.
Solo ieri altri due aeromobili della compagnia hanno registrato malfunzionamenti: un volo da Kochi a Mumbai è finito fuori pista al momento dell'atterraggio, travolto dall'intensa pioggia mentre a Indore, un aereo proveniente da Goa ha riportato problemi tecnici non meglio precisati subito dopo avere toccato terra. Senza dimenticare quanto successo lo scorso 12 giugno quando il Boeing 787-8 Dreamliner, in volo con la sigla AI-171 da Ahmedabad a Londra, è precipitato 32 secondi dopo il decollo andando a impattare contro una residenza studentesca, provocando la morte di 260 persone. Unico sopravvissuto, un passeggero seduto al posto 11A.