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In Portogallo la legge “anti Airbnb”, chi ha una casa vuota dovrà affittarla a prezzi controllati

Il governo del Portogallo ha presentato una proposta – sarà discussa il 16 marzo – per contrastare l’alto prezzo delle case. Sarà lo Stato a gestire gli immobili vuoti, mettendoli in affitto a un prezzo controllato. Un aiuto, per chi cerca casa, che mette in crisi le piattaforme come Airbnb.
A cura di Luca Pons
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Il governo portoghese ha lanciato il piano "Più abitazioni". Come suggerisce il nome, ci sono diverse proposte contro l'aumento dei prezzi delle case in tutto il Paese per dare a più persone la possibilità di affittare o comprare casa. La principale prevede che lo Stato prenda in gestione i circa 700mila immobili vuoti che appartengono a privati (di questi, circa 50mila si trovano a Lisbona) per cinque anni. In questo modo, ai proprietari sarebbe garantito un pagamento fisso e il governo potrebbe sub-affittare le case ai cittadini a un prezzo ridotto. Anche in caso di inquilini in ritardo con i pagamenti, ci penserebbe lo Stato a risarcire i proprietari.

Affitti controllati, i proprietari di casa non potranno più contare su Airbnb

Quella del presidente socialista António Costa è una proposta ambiziosa, che non ha precedenti in Europa. A guadagnarci sarebbero, ovviamente, quei portoghesi che cercano un appartamento o una casa con un affitto abbordabile. Dall'altra parte, calerebbero moltissimo le entrate per i proprietari di case, specialmente chi affitta a turisti e chi usa piattaforme online come Airbnb: in entrambi i casi si parla spesso di soggiorni brevi e che, quindi, hanno un prezzo decisamente più alto rispetto a un affitto mensile per residenti fissi.

Una misura simile è stata applicata, proprio a Lisbona, in modo temporaneo durante il picco della pandemia. Nel 2022, la capitale del Portogallo è stata tra le città più care in Europa: il prezzo al metro quadro, secondo un'analisi del database del settore immobiliare Casafari, ha superato i 4.800 euro. Un dato superiore anche a quello di Milano e Madrid. In tutto il Paese, più della metà dei lavoratori guadagna meno di mille euro al mese, e gli affitti sono cresciuti del 37% nell'ultimo anno.

Le altre misure, stop alle licenze turistiche e ai "visti d'oro"

Una possibile alternativa a questa misura sarebbe spingere i proprietari di immobili a venderli allo Stato, con incentivi fiscali. O ancora, la pubblica amministrazione potrebbe prendersi l'onere di pagare l'eventuale ristrutturazione di una casa, se poi il proprietario accettasse di metterla in affitto. I dettagli della proposta nono sono ancora stati definiti: il consiglio dei ministri portoghese si riunirà il 16 marzo per discuterla ed eventualmente approvarla. Il costo stimato, al momento, è di poco meno di un miliardo di euro.

Altri punti che sono stati annunciati riguardano anche un possibile tetto massimo al prezzo dei nuovi affitti, che cambierebbe in base alle condizioni economiche, e agevolazioni sui mutui e gli affitti per le famiglie più bisognose. In più, un'altra misura che andrebbe a limitare moltissimo l'espansione di siti come Airbnb sarebbe lo stop alla concessione di licenze turistiche: non ci saranno più nuovi immobili dedicati a ospitare turisti, e chi già ha una licenza verrà sottoposto a revisione nel 2030.

A proposito di licenze, il Portogallo fermerà anche la norma sui cosiddetti "visti d'oro". Si tratta di una legge che permette a persone che non hanno la cittadinanza dell'Unione europea di ottenere un passaporto Ue, se investono molto in alcuni settori. Tra questi settori c'è anche il mercato immobiliare, e la misura è stata spesso criticata con l'accusa di portare aumenti dei prezzi di case e affitti.

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