In 70 anni oltre 4800 casi di abusi sessuali su minori: bufera sulla Chiesa cattolica in Portogallo

Quasi cinquemila vittime, per la precisione 4.815, negli ultimi 70 anni. Sono questi i numeri di un grosso scandalo che sta travolgendo la Chiesa cattolica in Portogallo e che emergono da una inchiesta indipendente che ha messo nel mirino gli abusi sessuali su minori da parte del clero cattolico nel Paese dal 1950 a oggi.
La commissione incaricata ha esposto le sue conclusioni dopo aver registrato centinaia di testimonianze delle vittime. L'inchiesta è stata commissionata dalla Chiesa del Portogallo poco più di un anno fa e il rapporto finale è stato presentato oggi a Lisbona.
Secondo gli esperti, finora si sono fatte avanti 512 vittime. Ma Pedro Strecht, uno psichiatra che ha diretto il gruppo di esperti, ha dichiarato che nei settant’anni presi in esame si stima che il numero reale di vittime sia stato di "almeno 4.415 persone". Non ha spiegato in che modo sia stata calcolata la stima, ma è probabile si tratti di una proiezione statistica analoga a quella del rapporto Sauvé presentato in Francia nel 2021.
"Queste testimonianze ci permettono di arrivare a una rete di vittime molto più ampia, calcolata sul numero minimo di 4.815 vittime. Rappresentano solo la punta dell'iceberg", ha detto il coordinatore, durante la presentazione del rapporto finale, aggiungendo che l'obiettivo della commissione è stato quello di "dare voce al silenzio" delle vittime.
Il rapporto afferma che il 77% degli abusi è stato commesso da sacerdoti, mentre altri autori erano legati a istituzioni ecclesiastiche. Sempre secondo il report, il 48% di coloro che si sono fatti avanti ha parlato degli abusi per la prima volta. La maggior parte delle presunte vittime era di sesso maschile, mentre il 47% era di sesso femminile.
I vescovi portoghesi dovranno ora discutere del report il mese prossimo. La maggior parte dei presunti casi è però caduta in prescrizione. Solo 25 accuse sono state trasmesse ai pubblici ministeri.