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Il racconto della turista spagnola violentata da 7 uomini In India: “Volevano solo stuprarmi”

La travel blogger 28enne era in vacanza in moto col marito nel nord del Paese asiatico quando è venuto l’orrore. “Ci hanno picchiato e anche derubato, ma hanno preso poche cose perché il loro unico pensiero era quello di stuprarmi” ha detto la donna in un video pubblicato su Instagram.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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"Sette uomini mi hanno violentata. Ci hanno picchiato e derubato, anche se non hanno portato via molte cose perché quello che volevano veramente era solo violentarmi". A parlare è la turista spagnola violentata dal branco mentre era in vacanza col compagno per un tour in moto nel nord dell'India. La travel blogger, 28 anni, e il marito, si era fermata per la notte nel distretto di Dumki quando è avvenuta la presunta aggressione. La polizia afferma di aver arrestato quattro uomini e di essere sulle tracce di altri tre.

La donna ha raccontato tutto su Instagram sul proprio profilo seguito da oltre 230mila persone. La coppia sarebbe picchiata e minacciata di morte dal gruppo di balordi. In un altro video, il marito ha detto: "Mi hanno distrutto la bocca, ma la mia compagna sicuramente sta peggio di me. Mi hanno colpito più volte con un elmetto e con una pietra sulla testa. Fortunatamente lei indossava una giacca e questo ha attutito un po' i colpi". I post sono stati poi cancellati.

Il sovrintendente della polizia di Dumka, Pitamber Singh Kherwar, ha detto ai giornalisti che la coppia ha poi fermato una pattuglia che li ha portati in un centro sanitario locale per le cure. "Parlavano un misto di inglese e spagnolo, quindi la nostra squadra inizialmente ha fatto fatica a capirli. Ma sembravano visibilmente feriti, quindi sono stati subito portati in un centro medico", ha detto, aggiungendo che la coppia ha poi raccontato ai medici del presunto stupro.

L'ambasciata brasiliana in India ha detto alla BBC che la donna e suo marito "sono stati vittime di un grave attacco criminale". I diplomatici hanno contattato la donna, le autorità locali e l'ambasciata spagnola, poiché la coppia aveva utilizzato passaporti spagnoli per entrare in India. "L'ambasciata spagnola ha affermato di aver offerto tutta l'assistenza disponibile, inclusa quella psicologica, ma che le vittime hanno rifiutato l'offerta perché erano già assistite dai servizi di emergenza indiani", ha precisato l'ambasciata brasiliana.

"Dobbiamo restare uniti nel nostro impegno per porre fine alla violenza contro le donne in tutto il mondo", ha scritto su X l'ambasciata spagnola in India.

Quello delle violenze sessuali in India è stato un tema purtroppo assai dibattuto negli ultimi anni. In particolare dal 2012 quando su un autobus a Delhi, una donna di 23 anni venne stuprata da un gruppo di uomini e morì alcuni giorni dopo in ospedale a Singapore a causa delle ferite riportate. Una vicenda che generò proteste in tutto il Paese e portò a modifiche alle leggi sullo stupro in India. Ma da allora si sono contate altre migliaia di denunce relative a violenze sessuali e gli attivisti affermano che c’è ancora molta strada da fare per risolvere il problema.

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