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Guerra in Ucraina

Il ponte dei bambini tra Ucraina e Romania, dove c’è un giocattolo per ogni piccolo rifugiato

Le foto pubblicate dalla polizia di frontiera rumena a Sighet, nel nord del Paese, fanno il giro del mondo – simbolo dell’esodo di milioni profughi tra cui tantissimi bambini.
A cura di Biagio Chiariello
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Per i profughi ucraini che dall'inizio dell'invasione russa si sono diretti in Romania il ponte che collega la città ucraina di Solotvino a quella romena di Sighetu, nel nord del Paese (gli altri due si trovano a Siret, e a Isaccea, nella parte nord-orientale), è diventato il passaggio dalla guerra alla pace, dalla paura alla speranza. E da qualche giorno per moltissimi bambini, che hanno già dovuto far fronte agli orrori del conflitto, quel ponte rappresenta anche il ritorno alla spensieratezza. La polizia di frontiera rumena, insieme ai volontari, ha infatti disposto numerosi giocattoli e peluche sul checkpoint che unisce le due città. I piccoli di passaggio, potranno scegliere il proprio gioco e portarlo con sé. "Il sorriso dei piccoli nel momento nel quale scelgono i giocattoli, la loro gioia quando ricevono dolci o frutta dagli agenti di polizia di frontiera sembrano alleviare anche il dolore di queste mamme”, spiega un comunicato della Polizia di frontiera di Sighetu Marmatiei.

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I profughi fuggiti dall'Ucraina, 1.4 milioni sono minori

Sono già tre milioni i profughi fuggiti dall'Ucraina, di cui il 60 per cento in Polonia. Quasi mezzo milione di rifugiati invece ha scelto la Romania, e ne sono rimasti nel Paese circa centomila. Secondo gli ultimi dati Unicef, 1,4 milioni di minori sono fuggiti da quando l'invasione russa è iniziata lo scorso 24 febbraio. Cristina Riccardi, vicepresidente e responsabile del servizio affidi di Ai.Bi. Amici dei Bambini, ha spiegato a Fanpage.it come aiutare i bambini ucraini che fuggono alla guerra: “No ad adozioni e affidi. Accogliere questi bambini è dare una disponibilità temporanea sapendo che può durare un mese o un anno”.

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