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Il mistero della turista sparita e trovata morta due mesi dopo in Indonesia: corpo nascosto settimane in hotel

Restano ancora molti i misteri che avvolgono la morte di Matilde Muñoz, turista spagnola di 72 anni rinvenuta senza vita due mesi dopo la scomparsa da un hotel in Indonesia. Dopo l’arresto di due addetti, la famiglia chiede di indagare sulla struttura in cui il corpo è rimasto per settimane prima di essere spostato sulla spiaggia vicina dove è stato ritrovato.
A cura di Antonio Palma
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In attesa dell'autopsia, che chiarirà l'esatta causa di morte di Matilde Muñoz, turista spagnola di 72 anni rinvenuta senza vita due mesi dopo la scomparsa da un hotel in Indonesia dove alloggiava, restano ancora molti i misteri che avvolgono la vicenda proprio a partire dal ruolo della struttura ricettiva di Lombok.

Secondo quanto accertato finora dalla polizia, che ha arrestato i due assassini rei confessi, un addetto dell’hotel e un ex dipendente, la donna infatti è stata uccisa proprio nella sua stanza durante una rapina per 150 euro andata male. Per gli inquirenti, la 72enne sarebbe stata uccisa dai due uomini di 34 e 30 anni, accusati di "omicidio premeditato e rapina con violenza". Matilde Muñoz è stata soffocata dai due che sono entrati di nascosto nella sua stanza da una finestra il 2 luglio scorso.

Inizialmente, entrambi hanno detto di aver agito durante una lite, ma alla fine hanno confessato la rapina: quando Matilde si è svegliata l’hanno soffocata a mani nude. A questo punto però non sono scappati ma hanno fatto sparire il corpo e messo in atto un tentativo di depistaggio fingendo un allontanamento volontario.

La 72enne è stata avvolta in un lenzuolo e portata nella sala generatori dell'hotel, un magazzino dove il corpo è rimasto nascosto per alcune settimane. Solo in un secondo momento, quando l'attenzione mediatica è cresciuta, il cadavere è stato spostato in una zona isolata prima di essere portato sulla spiaggia vicina dove è stato ritrovato. Nel frattempo dal suo telefono sono partiti strani messaggi ai parenti ai quali però i famigliari non hanno creduto.

Uno dei punti più oscuri resta proprio il ruolo dell'hotel, pagato in anticipo per 20 notti, nel quale la turista aveva già soggiornato in passato. Alcuni addetti infatti hanno fornito alla polizia resoconti contraddittori sul suo soggiorno parlando falsamente di un pagamento in contanti, di una moto a noleggio riconsegnata e persino di averla vista uscire il giorno in cui invece è stata uccisa in stanza.

Su insistenza dei parenti e seguendo la geolocalizzazione del telefono, però, alla fine gli inquirenti sono risaliti ai due arrestati. Il cellulare della turista infatti era stato venduto da uno degli arrestati a un amico. Ad eccezione delle carte di credito, del cellulare e del passaporto, la maggior parte degli effetti personali di Matilde Muñoz sono stati ritrovati poi nell'area di smaltimento dei rifiuti dell’Hotel.

La polizia di Senggigi, il distretto in cui è avvenuto l’omicidio, ha dichiarato che l'indagine prosegue ma resta incentrata sui due sospettati e non vi sono al momento altri indagati. La famiglia della vittima invece è convinta che ci siano ancora altre persone coinvolte nell'omicidio e chiede approfondimenti.

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