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Il ministro esteri russo Lavrov: “In Ucraina i caccia F-16 possono avere armi nucleari”

Il ministro degli Esteri russo Lavrov, in un’intervista, ha spiegato che i caccia F-16 che gli Stati Uniti vorrebbero portare a Kiev sono in grado di trasportare armi nucleari e, per questo motivo, la Russia li considererà come una minaccia nucleare.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato in un'intervista rilasciata al quotidiano Lenta.ru che il fatto stesso che i caccia F-16, comparsi in Ucraina, sono in grado di trasportare armi nucleari sarà considerato dalla Russia come una minaccia dall'Occidente in ambito nucleare.

"Un esempio di sviluppo estremamente pericoloso – spiega ancora Lavrov – è il piano degli Stati Uniti di trasferire aerei da combattimento F-16 al regime di Kiev". Il ministro precisa di aver informato le potenze nucleari di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia che la Russia non potrà ignorare il fatto che questi caccia siano in grado di trasportare armi nucleari.

Lavrov: "Occidente e Kiev rifiutano iniziative di pace"

Per Lavorv gli Stati Uniti rischiano di creare uno scontro armato diretto con la Russia che potrebbe portare a "conseguenze catastrofiche".

Il ministro ha poi continuato dicendo che la Russia è intenzionata a voler trovare una soluzione in Ucraina, ma l'Occidente e Kiev "rifiutano qualsiasi iniziativa di pace". Ha poi precisato che "il regime di Kiev ha rifiutato direttamente e immediatamente la possibilità di negoziati basati su iniziative di pace proposte da Cina, Brasile e paesi africani".

Mosca – precisa ancora – avrebbe studiato le iniziative di pace ricevute: "Abbiamo tenuto consultazioni speciali con un certo numero di partner, discusso le loro idee in dettaglio".

Il presidente ucraino Zelensky al vertice della Nato

Il presidente Volodymyr Zelensky ha partecipato al vertice della Nato che si è svolto a Vilnius, in Lithuania. Su Telegram ha scritto: "Stiamo tornando a casa con un buon risultato per il nostro Paese e, cosa molto importante, per i nostri guerrieri. Un buon rafforzamento di armi".

Ha sottolineato che, per la prima volta dall'indipendenza, è stata costituita una base di sicurezza per l'Ucraina: "Su queste basi, costruiremo una nuova architettura giuridicamente vincolante di trattati bilaterali di sicurezza con i Paesi più potenti. E, cosa molto importante, in questi due giorni di vertice abbiamo messo a tacere ogni dubbio e ambiguità sull'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Entrerà!".

"Per la prima volta, non solo tutti gli alleati sono d'accordo su questo punto, ma una maggioranza significativa nell'Alleanza sta spingendo con forza per questo", ha ancora sottolineato. Il presidente ha infine spiegato che i governanti russi "volevano avere un proprio recinto davanti alla porta della Nato". In questo modo è stata lasciata "questa ambizione russa ai margini della storia europea, dietro il recinto della nostra unità in Europa e, più in generale, nel mondo libero. Sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per l'unità a Vilnius!".

Attacco aereo russo su Kiev: un morto

Nel frattempo nella notte si è registrato un altro attacco aereo russo su Kiev: una persona sarebbe morta e altre quattro sarebbero rimaste ferite. A darne notizia su Telegram è stato il sindaco della capitale Vitaly Klichko. Le forze ucraine invece avrebbero abbattuto diversi missili e droni russi: i detriti hanno provocato danni a diversi edifici.

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