Il Louvre riapre oggi dopo il furto: i ladri volevano dare fuoco al montacarichi, messi in fuga dagli agenti

A distanza di tre giorni dal clamoroso furto della banda che si è introdotta nel Louvre e ha rubato nove gioielli della Corona francese il museo ha riaperto al pubblico questa mattina alle 9.
I ladri si sono introdotti dal primo piano della struttura con un montacarichi hanno portato via i preziosi gioielli per un valore stimato in 88 milioni di euro. Il museo ha comunque fatto sapere che alcune "parti sono inaccessibili al pubblico nella giornata di oggi", senza precisare quali.
All'apertura alcune decine di visitatori erano in fila già da oltre un'ora. La galleria di Apollo, dove si trovavano i gioielli di epoca napoleonica custoditi in due teche, è rimasta chiusa.
"L'inchiesta va avanti", ha assicurato stamattina ai microfoni di Europe 1 il ministro dell'Interno, Laurent Nuñez. Le indagini sono affidate alla Brigata di repressione del banditismo (BRB) e all'Ufficio centrale di lotta contro il traffico di beni culturali (OBC), con una mobilitazione di oltre 100 inquirenti.
La presidente-direttrice del Louvre, Laurence des Cars, è attesa oggi, mercoledì 22 ottobre, per le spiegazioni sulla vicenda alla Commissione cultura del Senato.
La caccia ai ladri prosegue e la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, che nei giorni scorsi ha sottolineato "il danno storico" che il furto ha causato, ha promesso che i ladri "non l'avranno vinta", ma per ora di loro non c'è traccia.
Poliziotti e gendarmi sono stati mobilitati per dare la caccia ai fuggiaschi su tutto il territorio francese, in una lotta contro il tempo, perché più i giorni passano meno viene ritenuto probabile ritrovare i gioielli intatti. Le Figaro ha svelato che des Cars, molto scossa dopo il colpo, avrebbe presentato le dimissioni.
Emmanuel Macron, suo grande sostenitore, che le ha anche affidato il futuro cantiere del "Grand Louvre", le ha respinte, invitandola a "tenere duro". Anche Rachida Dati, ministra della Cultura, non cede alle polemiche e davanti all'Assemblée Nationale ha ripetuto che gli allarmi del Louvre sono scattati, negando ogni "malfunzionamento".
Gli investigatori hanno nelle loro mani una moltitudine di oggetti che saranno analizzati: un casco da scooter, una fiamma ossidrica, un walkie-talkie, un gilet giallo, una coperta e persino una tanica di benzina.
Così come il montacarichi rubato alcuni giorni fa in una banlieue di Parigi a un uomo che l'aveva messo in vendita su una piattaforma di commercio tra privati. Anche su quel mezzo ci sarebbero impronte e tracce degli ultimi utilizzatori che hanno tentato di incendiarlo prima di darsi alla fuga.
In una registrazione, ottenuta dall'emittente francese BfmTv, si sentirebbe l'audio di una conversazione fra la direttore dell'accoglienza e della sorveglianza del pubblico del Louvre, Dominique Buffin, e il personale del museo in cui viene spiegato che l'intervento di "diversi agenti" avrebbe messo "in fuga" i ladri impedendo loro di "incendiare il montacarichi".
Per questo motivo sarebbero stati costretti a "lasciare la corona" dell'imperatrice Eugenia. Intanto, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto un'"accelerazione" delle "misure di sicurezza" al Museo del Louvre in seguito allo spettacolare furto di gioielli avvenuto domenica nel cuore di Parigi.
Lo ha annunciato il portavoce del governo Maud Bregeon. Macron durante il Consiglio dei Ministri ha detto che "le misure di sicurezza al Louvre sono in fase di attuazione e ha chiesto un'accelerazione di tali misure", ha dichiarato alla stampa.