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Elezioni USA 2020

Il discorso di Kamala Harris: “Sono la prima donna vicepresidente, ma non sarò l’ultima”

“Sebbene io sia la prima donna a ricoprire questo incarico, non sarò l’ultima. Penso a intere generazioni di donne che hanno battuto la strada per questo preciso momento. Penso alle donne che hanno combattuto e sacrificato così tanto per l’uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti, comprese le donne afroamericane, spesso trascurate ma che spesso dimostrano di essere la spina dorsale della nostra democrazia”: così la nuova vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, nel suo discorso della vittoria.
A cura di Annalisa Girardi
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Kamala Harris è la nuova vicepresidente degli Stati Uniti. La prima donna e la prima asioamericana a ricoprire tale carica. Ma non l'ultima, si augura: "Sebbene io sia la prima donna a ricoprire questo incarico, non sarò l'ultima", sono infatti le parole cui Harris ha iniziato il suo discorso della vittoria sul palco di Wilmington, nel Delaware, celebrando insieme a Joe Biden l'esito delle elezioni presidenziali. Al centro del discorso ci sono proprio le donne: "Penso alle donne che hanno combattuto e sacrificato così tanto per l'uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti, comprese le donne afroamericane, spesso trascurate ma che spesso dimostrano di essere la spina dorsale della nostra democrazia", ha detto la senatrice 56enne.

"Joe ha avuto l'audacia di rompere una delle maggiori barriere nel nostro Paese", ha aggiunto, sottolineando di essere arrivata alla vicepresidenza "sulle spalle di tutte le donne". Per poi indirizzare le accuse del presidente uscente, Donald Trump, che continua a parlare di brogli e frode elettorale. "La democrazia non è una cosa garantita per sempre. Col vostro voto avete mandato un messaggio chiaro, avete scelto la speranza, l'unità, la decenza, la scienza e la verità", ha affermato Harris.

La vicepresidente eletta ha quindi continuato ringraziando tutta la famiglia Biden, nominando anche Beau Biden, il primogenito morto nel 2015 per un tumore al cervello con il quale Harris aveva lavorato quando i due ricoprivano la carica di procuratore generale, rispettivamente in Delaware e California. Harris ha anche ricordato la propria madre, Shyamala Gopalan Harris, la quale migrò dall'India agli Stati Uniti in gioventù: "Lei credeva nell'America che rende possibili momenti come questo. Penso a lei e penso a intere generazioni di donne, donne di colore, asiatiche, bianche, latine, native americane, che hanno battuto la strada per questo preciso momento".

Infine Harris si è rivolta ai giovani: "Ai figli dei nostro Paese, indipendentemente dal vostro genere, abbiamo un messaggio chiaro per voi: sognate con ambizione, guidate con convinzione e guardate a voi stessi in modi che forse gli altri non vedranno, ma semplicemente perché non lo hanno mai visto prima. E noi vi applaudiremo ad ogni passo".

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