Il Belgio non riesce a smaltire la cocaina sequestrata: “Pochi inceneritori per quasi 100 tonnellate”

Il Belgio ha sequestrato quasi 100 tonnellate di cocaina nel 2022 e ha ora un problema con lo smaltimento. Secondo funzionari del governo, servirebbero più inceneritori per disfarsene. Le autorità temono infatti che i depositi utilizzati per custodire gli stupefacenti sequestrati in attesa di distruggerli possano diventare oggetto di rapine da parte di bande criminali impegnate nel narcotraffico.
Per questo motivo, il governo promette una "soluzione strutturale" in arrivo in breve tempo. Un piano per incrementare le capacità degli inceneritori già esistenti potrebbe essere annunciato nella giornata di oggi, martedì 22 novembre. Per il momento, infatti, le autorità pensano di aumentare l'attività degli inceneritori già attivi sul territorio in attesa della costruzione e della messa in funzione di altre strutture per lo smaltimento dei rifiuti.
Nel 2022, le autorità belghe hanno sequestrato quasi 100 tonnellate di cocaina, un record dopo le 89,5 tonnellate sequestrate nel 2021. La droga arriva dall'America Latina e viene intercettata ad Anversa, principale via d'accesso in Europa per il traffico illegale. Quanto confiscato dalle forze dell'ordine belghe viene poi custodito in alcuni depositi in attesa di essere smaltito grazie all'attività degli inceneritori che però ora potrebbero non essere sufficienti per eliminare in breve tempo un carico di quasi 100 tonnellate. Secondo le autorità, è stata già rilevata un'intensa attività sospetta nei pressi dei depositi doganali nei quali si trova la cocaina confiscata.
Le autorità stanno lavorando per distruggere la cocaina in modo rapido ed efficiente. Per eliminare gli stupefacenti confiscati, però, il governo deve rispettare anche determinati requisiti ambientali: lo smaltimento scorretto delle scorie, infatti, può causare l'inquinamento di terreni coltivabili e falde acquifere.