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Hiroshima, 70 anni fa la bomba atomica che cambiò la storia dell’umanità

Erano le 8.15 del 6 agosto 1945 quando Little Boy fu sganciato sulla città giapponese (tre giorni dopo fu colpita Nagasaki): i morti, anche nel corso degli anni a seguire a causa delle radiazioni, furono centinaia di migliaia. Il Paese del Sol Levante non dimentica. Per la prima volta alla cerimonia di commemorazione ha partecipato anche un rappresentante degli Stati Uniti.
A cura di Biagio Chiariello
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Il 6 agosto del 1945 la prima bomba atomica della storia esplose a 580 metri di altezza sopra Hiroshima. Erano le 8.15 locali e il mondo entrò nell’era del nucleare, aprendo le porte ad un possibile futuro di terrore sino a quel momento impensabile. “Little boy”, l’ordigno sganciato dal bombardiere americano B-29 Enola Gay, lasciò di sorpresa i cittadini; come diversi poi raccontarono, in molti rimasero a osservare quasi affascinati il fungo atomico causato dalla deflagrazione. Pochi secondi dopo ci fu lo spostamento d’aria che distrusse case e gli edifici nel raggio di due chilometri. Tre giorni dopo la stessa sorte toccò a Nagasaki con l'esplosione di "Fat man". Ai gravissimi effetti nell’immediato  (80.000 morti a Hiroshima e 70.000 morti a Nagasaki), se ne aggiungeranno, negli anni successivi, altri se possibile anche più gravi: le radiazioni, che porteranno le vittime a quota 250mila.

Il Giappone ricorda

A 70 anni di distanza da quel 6 agosto 1945, il Paese si è fermato per un minuto – quel minuto, le 8.15 – in silenzio. Un centinaio le nazioni rappresentate al Memoriale della Pace – a Hiroshima – all'evento che ha visto per la prima volta la presenza di un rappresentante dell'amministrazione americana. "Il Giappone ha l'importante missione di realizzare un mondo libero dalle armi nucleari attraverso misure realistiche e pratiche", è stato il messaggio del premier nipponico Shinzo Abe. "Presenteremo una nuova risoluzione all'assemblea dell'Onu del prossimo autunno per l'eliminazione delle armi nucleari", ha aggiunto, a distanza di qualche giorno dall’accordo con l’Iran.

 Un mondo senza nucleare

In tal senso, è interessato l’iniziativa del sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui. "Mayors for Peace" ha raccolto oltre 6mila adesioni tra i sindaci di tutto il mondo, col sostegno di Onu e organizzazioni non governative. Obiettivo è il divieto totale delle armi nucleari entro il 2020. "Non credo si debba fare una questione se debbano chiedere scusa o no. Quello che vorrei è che i leader, visitando la città, si convincano che in futuro non debbano più permettere che cose di questo genere accadano di nuovo", ha detto invitando tutti i potenti a visitare Hiroshima e ad ascoltare le dolorose storie degli "hibakusha", i sopravvissuti della bomba atomica. Oggi sono 183.519, circa 8.000 in meno rispetto al 2014, con l'età media che per la prima volta ha superato gli 80 anni.

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