Guerra in Ucraina, il report dell’Isw: “La campagna d’inverno russa nel Donbass è fallita”

Il 22 dicembre scorso il capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov prevedeva di conquistare i confini amministrativi di Donetsk e Luhansk entro il 31 marzo, ma le previsioni non sono state rispettate. L'offensiva di Mosca non ha raggiunto gli obiettivi del Cremlino nel Donbass secondo quanto scritto dall'Isw, Institute for the study oft the war. Gerasimov aveva affermato nel mese di dicembre che l'esercito russo stava concentrando la maggior parte degli sforzi della campagna d'inverno sulla conquista del Donetsk lungo la linea Kupyansk-Svatove-Kreminna-Lyman, dimostrandosi ottimista
La situazione, insomma, non sembra essere delle migliori per la Russia che al momento deve fare i conti con la mancanza di munizioni e la stanchezza dell'esercito, impegnato da un anno nel conflitto in Ucraina. Nel frattempo, Kiev continua a combattere e progetta di riconquistare anche la Crimea, sotto il controllo russo dal 2014.
L'Ucraina continua a resistere, seppure fortemente sostenuta dalle armi occidentali, e punta persino alla riconquista della Crimea con un piano che prevede in particolare due passaggi: rimuovere il ponte di Kerch, simbolo dell'annessione e crollato in parte a ottobre dopo l'esplosione di un camion-bomba, e limitare sul territorio diritto dei filorussi e collaborazionisti. Lo riferisce Rbc-Ucraina citando il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza di Kiev Oleksiy Danilov.
Le critiche alla gestione dell'operazione militare arrivano anche dagli stessi russi. Su Telegram, il nazionalista russo ed ex colonnello dell'FSB Igor Strelkov Girkin, ha sottolineato che la Russia è sull'orlo della sconfitta militare in Ucraina dopo più di 400 giorni di combattimenti. Lo riporta Unian. I nazionalisti hanno già annunciato di voler "impedire la resa", dando vita al "Club of Angry Patriots" (il Club dei patrioti arrabbiati). "Non ho paura di dire che ci stiamo avvicinando alla sconfitta militare", ha detto Girkin nel video di presentazione del "gruppo" nazionalista.