Gli USA mettono al bando l’avorio: vieta la vendita in tutto il Paese

Da oggi negli Stati Uniti non sarà più permesso vendere oggetti in avorio (con esclusione di oggetti antichi, trofei di caccia sportiva e un uso limitato negli strumenti musicali). Barack Obama ha quindi mantenuto la promessa fatta circa un anno fa. Una decisione che è una vittoria assoluta per gli animalisti, dopo le numerose battaglie per arginare il drammatico fenomeno del bracconaggio finalizzato all'espianto di zanne dagli elefanti africani. Va precisato che l'importazione dell'avorio e l'esportazione della materia prima non lavorata è già proibita da molti anni, negli Usa. Ma una volta che viene importato illegalmente, poi è impossibile distinguere un oggetto fatto legalmente con avorio da uno fatto con avorio illegale. Per questo è stato deciso di vietare direttamente la vendita di zanne e oggetti di avorio all'interno del paese: non sarà più consentito, come da anni chiedevano associazioni animaliste e Ong come la Elephant Action League californiana dell'italiano Andrea Crosta, in prima linea per la difesa dell'elefante africano.
La speranza è che il provvedimento della Fish and Wildlife Service possa far abbassare la richiesta di avorio a livello mondiale. Soddisfazione da parte del direttore dell’autorità americana, Daniel M. Ashe, secondo cui gli “Usa hanno finalmente compreso che è più importante tutelare la vita degli elefanti piuttosto che la voglia di molte donne e uomini americani di indossare oggetti fatti di avorio”. Secondo molti esperti, la nuova normativa era necessaria anche per una questione meramente lucrativa visto che il consumatore medio americano non riesce a distinguere l'avorio legale da quello illegale. “L’audace azione di oggi è un impegno degli Usa a porre fine alla piaga del bracconaggio degli elefanti e al tragico impatto che sta avendo su tutte le popolazioni selvatiche”, ha detto invece il segretario degli interni, Sally Jewell.