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Gli Stati Uniti pronti a nuove sanzioni contro Cuba. Biden: “Questo è solo l’inizio”

Secondo il Washington Post il governo degli Stati Uniti è pronto a imporre nuove sanzioni sui vertici del regime di Cuba direttamente legati alla repressione delle proteste in corso nei giorni scorsi. Le misure riguardano per il momento un piccolo gruppo di funzionari accusati di violazione dei diritti umani, dal ministro degli Interni dell’Avana ad alcuni vertici delle forze militari cubane.
A cura di Chiara Ammendola
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"Questo è solo l'inizio. Gli Stati Uniti continueranno a sanzionare le persone responsabili dell'oppressione del popolo cubano". Con queste parole il presidente americano Joe Biden ha annunciato quest'oggi nuove sanzioni nei confronti di diversi funzionari cubani accusati di violazione dei diritti umani durante la repressione governativa sulle proteste diffuse nei giorni scorsi a Cuba.

Le misure riguardano un piccolo gruppo di funzionari accusati di violazione dei diritti umani

L'indiscrezione arriva dal Washington Post secondo cui le sanzioni, imposte ai sensi del Global Magnitsky Act, colpiranno inizialmente un piccolo numero di individui del Ministero degli Interni e delle forze militari di Cuba. L'amministrazione Biden, sotto pressione del Congresso, stava ipotizzando l'attuazione di una nuova politica nei confronti di Cuba che avrebbe annullato molte delle azioni intraprese dal presidente Donald Trump che hanno limitato viaggi e commercio, ma quanto accaduto sull'isola a inizio luglio avrebbero imposto all'amministrazione Biden un nuovo calendario che la allontanerebbe da eventuali concessioni.

L'attacco del governo cubano agli Usa: Hanno fomentato le proteste

Secondo quanto riportato dal Washington Post, Biden ha anche ordinato di mobilitare la comunità internazionale per condannare le azioni del regime. Il governo cubano ha accusato gli Stati Uniti di fomentare le manifestazioni, scoppiate in gran parte per le difficoltà economiche che il governo attribuisce all'embargo, e che secondo i manifestanti sono il risultato della corruzione e del rigido controllo comunista.

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