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Giappone, queste 15 ciliegie sono state vendute all’asta per 3.400 euro

I ‘Battiti del cuore di Aomori’, famose per il sapore dolce e la loro gradevolezza, sono state vendute ad un prezzo di circa 225 euro l’una. Non è una novità: Chiunque sia mai stato almeno una volta in Giappone avrà sicuramente notato che il costo di frutta e verdura è decisamente più elevato rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia. Ecco spiegato il perché.
A cura di Biagio Chiariello
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Una confezione di 15 ciliegie in Giappone è stata venduta all'asta per 450.000 yen, l'equivalente di 3.400 euro. Le ‘Aomori Heartbeat', i ‘Battiti del cuore di Aomori', varietà più ricercata della ciliegia, conosciuta per il sapore dolce e la loro gradevolezza , coltivata e promossa dalla prefettura di Aomori, ha una larghezza minima di 31 millimetri. "L'attenzione su questo tipo di prodotti è maggiore quest'anno rispetto al 2020, e le richieste sono destinate ad aumentare per via della limitata distribuzione", ha detto il presidente di una società che opera al mercato generale di Hachinohe, il più importante della regione. Le autorità locali intendono avviare una campagna per l'esportazione delle ciliegie già dall'anno fiscale in corso, per poterle commercializzare nei ristoranti di alto livello in Giappone, e nei negozi di Hong Kong per la clientela più pregiata.

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Perché la frutta costa tanto in Giappone?

E' ampiamente noto che il costo di frutta in Giappone è decisamente più elevato rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia. Il motivo è legato principalmente al fatto che la frutta in Giappone è considerata anche come un dono prezioso per qualcuno di importante, o come buon augurio in un’occasione speciale. Per questo motivo ogni frutto viene coltivato con la massima cura ed attenzione: i meloni (forse l'esempio principale del ruolo che la frutta ricopre nel Paese del Sol Levante) vengono coltivati in file ordinate, disposti tutti alla stessa altezza nelle serre e controllati meticolosamente da addetti specializzati e, in alcuni casi, mentre si trovano ancora sulla pianta, vengono dotati di speciali cappellini per evitare che il sole o le intemperie li possano danneggiare. Per raggiungere questo status di perfezione, ci sono regolamenti su dimensioni, colore e gusto stabiliti da JA (Japan Agricultural Cooperative), l’organismo nazionale di regolamentazione.

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