Giappone, attacco con coltello nella fabbrica di pneumatici Yokohama: 14 operai feriti, uno è grave

Un grave episodio di violenza ha scosso nel tardo pomeriggio di oggi la città di Mishima, nella prefettura di Shizuoka, in Giappone. Intorno alle 16.30 una chiamata d’emergenza ha segnalato un’aggressione all’interno dello stabilimento Yokohama Rubber di Mishima: un uomo armato di coltello avrebbe attaccato diversi dipendenti.
Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, l’aggressore ha ferito almeno 14 lavoratori. Uno di loro verserebbe in condizioni critiche. La polizia della prefettura di Shizuoka è intervenuta rapidamente e ha arrestato l’uomo in flagranza di reato con l’accusa di tentato omicidio poco dopo le 17.
L’uomo arrestato, secondo fonti investigative, sarebbe un dipendente dello stabilimento di circa 30 anni. Indossava una maschera antigas e impugnava un’arma assimilabile a un coltello da sopravvivenza. Non si esclude inoltre l’uso di una sostanza chimica: sarebbero state trovate tracce di un prodotto sbiancante a base di cloro.
Lo stabilimento di Mishima, dedicato alla produzione di pneumatici per autovetture, occupa un’area di oltre 110 mila metri quadrati e impiega quasi mille persone. Si trova a ridosso della stazione Mishima-Futsukamachi della ferrovia Izu Hakone, in una zona solitamente considerata tranquilla. Contattata telefonicamente, l’azienda ha fatto sapere di non poter rilasciare dichiarazioni nell’immediato.
All’esterno della fabbrica, il clima è apparso da subito teso e confuso. Testimoni raccontano ai media giapponesi di un continuo via vai di pattuglie della polizia e ambulanze già prima delle 17. Un commerciante della zona riferisce di aver visto numerosi mezzi delle forze dell’ordine entrare nel complesso industriale, mentre alcuni lavoratori che rientravano a casa parlavano di un intruso che aveva accoltellato più persone.
Anche nei locali vicini l’allarme è stato percepito chiaramente. Una dipendente di un ristorante ha raccontato di aver notato più ambulanze dirigersi verso la fabbrica dopo aver sentito le sirene. L’area è stata transennata e alcuni esercizi commerciali si sono ritrovati all’interno della zona di sicurezza, tra incertezza e timore. "Non sappiamo nemmeno se possiamo aprire", ha detto una negoziante.
A poche centinaia di metri, un’altra lavoratrice ha descritto lo stesso scenario di sirene incessanti e mezzi di soccorso. "Ci si chiedeva cosa stesse succedendo", ha raccontato. Per molti residenti, la notizia è arrivata attraverso il passaparola o la televisione. "È una zona silenziosa, con poco movimento. Fa paura, ma soprattutto sorprende che una cosa simile sia accaduta qui", ha detto una persona che vive nelle vicinanze.
Le indagini sono in corso per chiarire le motivazioni dell’aggressione e la dinamica esatta dei fatti.