Germania, Merz bocciato a sorpresa dal Parlamento: non ha abbastanza voti per diventare cancelliere

Friedrich Merz non sarà cancelliere della Germania, almeno per il momento. Il Bundestag, il Parlamento tedesco, non ha confermato la sua nomina. È la prima volta che accade nella storia della Germania unita: finora, il voto parlamentare di ‘fiducia' era visto più che altro come una formalità per confermare il sostegno politico del nuovo governo. Invece Merz ha ottenuto solo 310 voti a favore e 307 contrari, con tre astenuti. Sei voti in meno del necessario: ne servivano almeno 316 su 630 parlamentari.
Merz non ha abbastanza voti per diventare cancelliere: come è andata
Quasi subito, dopo i risultati delle elezioni federali di febbraio, era apparso chiaro che il nuovo governo sarebbe stato guidato da Merz, leader della Cdu-Csu, il partito che aveva ottenuto più voti. Nelle ultime settimane lo stesso Merz aveva parlato da cancelliere in divenire, e molti a livello internazionale si erano rivolti a lui in questo modo (l'aveva fatto anche presidente del Consiglio Meloni, nella sua intervista di pochi giorni fa a Adnkronos), nonostante tecnicamente il socialdemocratico Olaf Scholz fosse – e rimanga tuttora – il cancelliere facente funzioni.
Insieme, Cdu-Csu e il partito di centrosinistra Spd, che sulla carta compongono la maggioranza che sostiene Merz, avrebbero 328 voti. Dunque ben 18 persone, nel voto segreto, si sono tirate indietro dal sostegno al cancelliere. Fonti interne del Spd hanno assicurato alle agenzie di stampa che nelle fila del partito c'è stato sostegno unanime. La sessione del Bundestag, dopo il voto dal risultato inedito, è stata sospesa.
Cosa succede adesso secondo le leggi tedesche
La seconda votazione si deve tenere per legge entro quattordici giorni, ma è probabile che arriverà ben prima. Non dovrebbe comunque essere oggi. Servirà del tempo per un confronto politico approfondito. Più probabile che arrivi alla fine della settimana.
Il problema non è tanto l'elezione formale di Merz: la normativa tedesca infatti prevede che il Bundestag voti per tre volte, e nel terzo scrutinio è sufficiente avere più voti di tutti. Il leader della Cdu, quindi, dovrebbe semplicemente attendere la terza votazione per poi essere eletto, dato che non ci sono alternative credibili al momento. Ma, se nessuno raggiungerà la maggioranza assoluta, toccherà al presidente della Repubblica decidere se nominare effettivamente Merz cancelliere o sciogliere il Parlamento.
In ogni caso, resta un segnale storico che potrebbe mettere in forte difficoltà il governo ancora prima della sua nascita. Se Spd e Cdu-Csu non risolvono i problemi interni e non riescono a trovare una soluzione per avere un voto di maggioranza solido, l'esecutivo partirà sapendo che non ha il sostegno di tutti i suoi parlamentari. E, in una situazione delicata come quella che la Germania (alle prese con una crisi economica e un piano di riarmo lanciato per i prossimi anni) sta attraversando in questo momento, un governo instabile potrebbe solo contribuire alle difficoltà.
Le reazioni in Germania e all'estero
Se la Spd ha fatto sapere di non avere responsabilità, anche il segretario generale della Cdu Carsten Linnemman a caldo ha commentato dicendo che il partito sembrava "molto compatto". La verità, però, è evidentemente diversa.
Da parte sua l'AfD, il partito di estrema destra che è arrivato secondo al voto di febbraio ma è stato tagliato fuori dai negoziati per la formazione di un governo, ha chiesto di convocare subito nuove elezioni. La coalizione che avrebbe dovuto approvare Merz è "costruita su fondamenta marce" e non ha "il sostegno reale dei cittadini", ha detto la leader del partito Alice Weidel.
La sinistra di Die Linke ha attaccato Merz: se non ha la fiducia del suo partito "come potrà conquistare la fiducia delle persone che lottano con i veri problemi della vita quotidiana?", ha chiesto il leader Jan van Aken. La co-leader Ines Schwerdtner ha detto che l'errore di del candidato cancelliere è stato "stringere un patto con i fascisti", ovvero avvicinarsi all'AfD. "Ha abbattuto il cordone sanitario e ora sta pagando il conto".
La situazione ha suscitato reazioni anche a livello internazionale. In Italia il ministero degli Esteri Antonio Tajani ha commentato:"Sono convinto che il problema si risolverà in tempi rapidi e che Merz sarà cancelliere. La stabilità della Germania è fondamentale anche per impedire la crescita del populismo".
"Quello che è successo stamattina è un fulmine a ciel sereno, non era mai successo nella storia tedesca", ha detto la capogruppo dei liberali di Renew al Parlamento europeo, la francese Valerie Hayer. Il co-presidente del gruppo dei Verdi, Bas Eickhout, ha commentato: "Una Germania instabile non aiuta l'Europa", e ha aggiunto che per Merz "non è stato un buon inizio" e "sulla sua leadership c'è ancora da lavorare".