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Gaza, Vittorio Arrigoni ucciso da un commando di salafiti: le reazioni a caldo

Dopo la notizia della morte di Vittorio Arrigoni, l’attivista di ISM, sono queste le reazioni da parte di Hamas, Farnesina, dei media internazionali, del presidente della Repubblica, della madrea Egidia Beretta, di Amnesty e dagli stessi esponenti del gruppo attivista filo-palestinese.
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Non si può non essere percorsi da un brivido leggendo i commenti all'ultimo post  su Facebook di Vittorio Arrigoni, un articolo su Guerrilla radio in cui Arrigoni comunicava la morte di 4 lavoratori in un tunnel scavato dai palestinesi al confine di Rafah. Vittorio Arrigoni è stato ucciso e il web è in lutto; sulla sua pagina Facebook  continuano a piovere commenti che trasudano rabbia e tristezza per la tremenda fine.

Vittorio Arrigoni è stato ucciso prima dello scadere dell'ultimato lanciato dai suoi sequestratori, il suo corpo senza vita è stato ritrovato in un'abitazione del rione Qarame a Gaza City da alcuni attivisti di Hamas: ad assassinare l'attivista filo-palestinese sarebbe stato un gruppo di estremisti salafiti. Assoluta la condanna da parte del mondo palestinese; così ha commentato la tragedia il portavoce del Ministero degli Interni, Ehab Al-Ghoussain: "quello di Arrigoni è  un crimine odioso che non ha nulla a che fare con i nostri valori, i nostri usi e la nostra religione".  Ricordiamo che gli attivisti di Hamas si sono messi in cerca del giovane sin dai primi momenti successivi alla notizia del suo rapimento.

Il messaggio della Farnesina, invece,  va in primis alla famiglia di Vittorio Arrigoni, esprimendo il più sincero cordoglio. La Farnesina, inoltre, si legge in un comunicato fa saper che  "condanna nei termini più fermi il vile e irragionevole gesto di violenza da parte di estremisti indifferenti al valore della vita umana compiuto ai danni di una persona innocente che si trovava da tempo in quella zona per seguire da vicino e raccontare con forte impegno personale la situazione dei palestinesi della Striscia di Gaza."

Rabbia e cordoglio anche tra gli attivisti di ISM, il gruppo attivista filo- palestinese in cui il ragazzo militava. Parole pesanti come sassi quelle pronunciate dal coordinatore di ISM Italia Alfredo Tradardi: "Ci sono responsabilità precise, politiche e morali, dello Stato di Israele, con la complicità del governo italiano che è tra i suoi più fedeli e cinici alleati. Non ha caso pochi giorni fa il presidente del Consiglio ha dichiarato che non avrebbe fatto partire la prossima ‘Freedom flotilla'", l'ennesima nave di attivisti che dovrebbe salpare in maggio con aiuti destinati alla popolazione di Gaza, con l'obiettivo di violare l'embargo israeliano."

Non sono mancate le reazioni dei media internazionali: in prima pagina testate quali il New York Times, Al Jazeera e The Times hanno dato notizia della morte dell'attivista italiano di ISM, mentre Il Manifesto, il giornale per il quale Arrigoni ha condotto numerosi reportage sugli avvenimenti della Striscia di Gaza, gli dedica due pezzi al giovane assassinato dal commando di salafiti.  Michele Giorgio disegna un ritratto vivido quanto commovente del giovane trentaseienne, ricordando il suo impegno e la volontà di raccontare cosa succedeva ne "la sua seconda casa".

Negli ultimi momenti La Repubblica ha riportato le reazioni del Presidente della Repubblica e di Amnesty International. Napolitano ha inviato un messaggio di cordoglio alla madre di Vittorio Arrigoni, Egidia Beretta: “Ho appreso con sgomento la terribile notizia della vile uccisione di suo figlio Vittorio a Gaza. Questa barbarie terroristica suscita repulsione nelle coscienze civili. La comunità internazionale tutta è chiamata a rifiutare ogni forma di violenza e a ricercare con rinnovata determinazione una soluzione negoziale al conflitto che insanguina la Regione. Esprimo a lei e alla sua famiglia, in quest'ora di grande dolore, i sensi della mia più sincera e affettuosa vicinanza e del più grande rispetto per il generoso impegno di suo figlio.

Il tragico incidente dove Vittorio Arrigoni ha trovato la morte, è stato così commentato da Riccardo Noury, portavoce della sezione Italiana di Amnesty International: "Un fatto sconvolgente, per la sua crudeltà e per la rapidità del tragico esito. L'amministrazione di Hamas a Gaza deve fare chiarezza e individuare i responsabili dell'omicidio di Vittorio Arrigoni. Ci aspettiamo che le istituzioni italiane facciano la loro parte per ottenere verità e giustizia per la morte di un cittadino italiano".

"Scioccato e rattristato" questo lo stato d'animo con cui ha accolto al notizia dell'uccisione del giovane attivista italiano il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki- Moon; é quanto fa sapere il portavoce dell'ONU, Martin Nesirky.

Sconcerto e condanna, invece, nelle parole dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Unione Europea, Catherine Ashton: "Si tratta di un atroce assassinio, ed è ancor più deplorevole dal momento che Arrigoni da anni aiutava il popolo palestinese nella Striscia di Gaza". Rivolgo a tutti un appello per mettere fine a questa violenza".

Anche il Presidente della Camera, Gianfranco Fini si è espresso sul tragico accadimento: "Ho appreso con sgomento la tragica notizia del barbaro assassinio del volontario  italiano per i diritti umani Vittorio Arrigoni, rapito e poi ucciso a Gaza, dove svolgeva la sua opera di solidarietà nell'ambito dell'International Solidarity Movement. In questo momento doloroso, desidero esprimere ai familiari della vittima del terrorismo, il cordoglio mio personale e della Camera dei deputati."

Queste, infine, le parole commosse riportate dall'Ansa di Egidia Beretta, la mamma di Vittorio, con Vittorio si era messo in contatto l'ultima volta domenica scorsa: "Sono rimasta molto sorpresa, oltre che addolorata che sia successa una cosa del genere per l'attività che lui faceva lì: Vittorio non si metteva mai in situazioni di pericolo. Mi hanno telefonato dei suoi amici da Gaza mi hanno detto che Vittorio è ora in un ospedale della zona e che anche molti cittadini di Gaza sono molto scossi per la morte di Vittorio. Io e Vittorio eravamo molto uniti come idee, obiettivi e ideali, sono molto orgogliosa di lui, è sempre stato così."

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