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Guerra in Ucraina

Freddo in Ucraina, il racconto dal campo profughi a Leopoli: “Centinaia di bimbi a rischio sopravvivenza”

A Fanpage.it il racconto di Laura Marmorale, capomissione di Mediterranea Saving Humans, dal campo profughi di Sykhiv, a Leopoli: “Qui 390 persone, almeno un centinaio i bambini. Ora la temperatura è arrivata a -2 gradi, ma peggiorerà. Problemi per il razionamento dell’energia elettrica”.
A cura di Ida Artiaco
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In Ucraina è arrivato l'inverno: le temperature sono scese a quota -2 gradi centigradi, è caduta la prima neve ma la situazione peggiorerà.

Normalmente qui il termometro segna -20 gradi nei momenti più freddi ma quest'anno, dopo che i bombardamenti russi hanno colpito molte delle infrastrutture energetiche del Paese, rendendo difficile il rifornimento di acqua calda ed elettricità, si preannuncia ancora più duro.

Lo sanno bene nel campo profughi di Sykhiv, a Leopoli, dove al momento si trovano circa 390 persone, tra cui un centinaio di bambini. Provengono tutti dalle zone di guerra di Lugansk, Donetsk, Kharkiv, Kershon. Chi arriva da quest'ultima città sa che non può tornarci, dato che la città è piena di mine e mancano gas ed elettricità.

Proprio qui è arrivato nella ultime ore il team di Mediterranea Saving Humans, con la missione di rifornire tanto la farmacia che l'ambulatorio nell'ambito del progetto Med Care for Ukraine, tanto di beni alimentari e di igiene personale per la popolazione e i loro partner. I quali stanno vedendo con i propri occhi e toccando con mano le difficoltà che i profughi sono costretti a sopportare.

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"Attualmente la temperatura è di -2 gradi, ma la popolazione ucraina ci dice che è solo l'incipit dell'inverno", ha spiegato a Fanpage.it Laura Marmorale, capomissione di Mediterranea Saving Humans. La quale ha sottolineato anche il pericolo collegato allo scoppio di malattie connesse al freddo al netto di patologie esistenti.

"Attualmente i campi profughi hanno ancora dei "moduli estivi"- ha detto Laura -. Si tratta di strutture modulari in plastica con pareti sottili e con bagni e cucine in comune. Per cui ogni famiglia per andare a fare una doccia o cucinare un piatto caldo deve uscire dal proprio modulo abitativo e arrivare nell'area comune. Per questo, noi ieri abbiamo anche garantito l'accoglienza del cambio turno dei medici, che sono arrivati a Leopoli e che a breve cominceranno il servizio di medicina di base con l'ambulatorio mobile nei campi formali e informali della città".

Anche le tubature sono esterne, col rischio di ghiacciare durante la notte e interrompere il rifornimento di acqua calda e potabile all'interno delle strutture.

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Un'ulteriore difficoltà è creata anche dal razionamento dell'energia elettrica dopo il bombardamento della centrale elettrica di Leopoli meno di un mese fa. "Ciò comporta che ci sono frequenti blackout sia di giorno che di notte a zona alterne in tutta la città – ha concluso Laura -. Ma quando questo succede in un prefabbricato di plastica, con i riscaldamenti che si fermano improvvisamente, la temperatura diventa immediatamente gelida, col disagio enorme che ciò può comportare anche in termini di sopravvivenza. Vediamo qui molti anziani e bimbi piccoli".

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