Francia, morto a 88 anni “l’avvocato del diavolo” Jacques Vergès

E' morto a Parigi all'età di 88 anni Jacques Vergès, ribattezzato l'avvocato del diavolo dai francesi per via dei suoi trascorsi da difensore nelle aule dei tribunali di alcuni dei più personaggi più controversi tra cui il terrorista venezuelano Carlos lo sciacallo, l'ex capo della Gestapo e criminale di guerra durante la seconda guerra mondiale Klaus Barbie, conosciuto anche come "il macellaio di Lione", ma anche il terrorista libanese Georges Ibrahim Abdallah e per poco non difese anche il dittatore iracheno Saddam Hussein e Sloboan Milosevic che declinarono la sua offerta. Jacques Vergès a quanto si apprende stava male già da qualche tempo e per questo si era trasferito negli ultimi giorni nella casa di una sua amica di fronte alla Senna, a Parigi dove è stato colto da infarto.

Da sempre controcorrente era nato 88 anni fa in Thailandia da padre francese e madre vietnamita. Crebbe sull'isola di Reuniòn e poi si arruolò a soli 17 anni nella resistenza francese per la quale combatte durante la seconda guerra mondiale. A guerra finita divenne avvocato e si iscrisse al partito comunista francese che abbandonò quando  diventò un fervente anti-colonialista, ma non prima di aver conosciuto altri personaggi controversi come Pol Pot, futuro capo sanguinario della Cambogia, ed Erich Honecker leader della Germania dell’Est. Nella sua attività forense ha difeso personaggi diversissimi, dai terroristi dell’estrema sinistra tedesca agli ex nazisti guadagnandosi gli appellativi di "avvocato del terrore", "cavaliere delle cause perse" e  "avvocato del diavolo".