Francia, guerriglia dopo la vittoria del PSG della Champions League: due morti e centinaia di feriti

La vittoria del PSG in Champions è sfociata in violenze in tutta la Francia: un 17enne ucciso a Dax, una ventenne morta a Parigi, 559 arresti e disordini a Parigi e Nantes. Il ministro Retailleau condanna i “barbari”.
A cura di Davide Falcioni
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Quella che avrebbe dovuto essere una festa per la storica vittoria del Paris Saint-Germain nella finale di Champions League contro l'Inter, disputata ieri sera a Monaco di Baviera, si è rapidamente trasformata in una notte di violenza e tragedia in diverse città francesi. Il bilancio è pesante: un ragazzo di 17 anni ucciso a Dax, una ventenne morta dopo essere stata investita da uno scooter a Parigi, decine di feriti e quasi 300 arresti in seguito agli scontri e ai disordini scoppiati durante i festeggiamenti.

Il fatto più drammatico si è verificato a Dax, nel dipartimento delle Landes, dove un giovane è stato accoltellato a morte durante i caroselli di tifosi. Le circostanze dell’aggressione restano al momento poco chiare e le autorità stanno indagando per fare luce sull’accaduto.

Gravi incidenti si sono registrati anche a Grenoble, dove un’auto è piombata sulla folla in festa, travolgendo quattro persone della stessa famiglia: due donne di 46 e 23 anni e due giovani di 17. Due dei feriti versano in condizioni critiche. Stando alle prime ricostruzioni fornite dalla prefettura e dalla procura locale, non si tratterebbe di un atto volontario: l'automobilista, che si è successivamente costituito, avrebbe perso il controllo del mezzo.

Nel resto del Paese, la situazione non è stata meno tesa. A Nantes, un autobus del servizio pubblico Naolib è stato preso di mira e vandalizzato da gruppi di teppisti. A Parigi, scene di guerriglia urbana hanno interessato diverse zone della capitale: auto incendiate, vetrine infrante e negozi saccheggiati. Una ventenne è stata investita da uno scooter e uccisa.

Il bilancio della notte è di almeno 559 persone arrestate, secondo quanto riferito dalle autorità. Una risposta dura è stata chiesta dal ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, che ha definito "barbari" gli autori degli atti violenti. "È insopportabile che non si possa festeggiare una vittoria senza temere il vandalismo di una minoranza di bulli che non rispetta nulla", ha scritto il ministro su X, invitando le forze dell’ordine ad agire con fermezza.

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