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Francia, depressione, ansia e suicidi aumentati causa pandemia: lo Stato paga lo psicologo a tutti

Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha reso noto nei giorni scorsi che lo stato rimborserà i colloqui di sostegno psicologico ai cittadini. L’iniziativa riguarderà tutta la popolazione a partire dai tre anni e prenderà il via a partire dal prossimo anno.
A cura di Davide Falcioni
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Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha reso noto nei giorni scorsi che lo stato rimborserà i colloqui di sostegno psicologico ai cittadini. L'iniziativa riguarderà tutta la popolazione a partire dai tre anni e prenderà il via a partire dal prossimo anno. Nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato diversi esperti di salute mentale, Macron ha riconosciuto che il benessere psicologico è una priorità del Paese. "La pandemia ha rivelato l’importanza del tema della salute mentale. Per troppo tempo i mezzi messi a disposizione dallo stato non sono stati all'altezza", ha dichiarato Macron, spiegando che secondo un recente studio il 15 % dei francesi mostra segni di depressione, con un aumento del 5% rispetto alla situazione prima della pandemia, mentre il 23% ha segni di stati d’ansia. Il 10% ha avuto pensieri suicidi almeno una volta nell'ultimo anno.

Di fronte alla crescente richiesta di aiuto psicologico Macron ha annunciato una serie di misure a partire dal 2022: lo stato rimborserà le consulenze da uno psicoterapeuta all'intera popolazione, a partire dai tre anni. La copertura sarà soggetta ad alcune condizioni: i pazienti devono essere  in possesso di una prescrizione medica e potranno beneficiare di un pacchetto di otto colloqui rimborsati: la prima seduta di 40 euro e le successive 30 euro ciascuna. Con questo provvedimento il Capo dello Stato francese ha affermato di aver soddisfatto "una richiesta storica".

Patrick-Ange Raoult, segretario generale dell'Unione nazionale degli psicologi (SNP), ha però espresso anche delle forti critiche, in particolare sostenendo che il passaggio preliminare da un medico di base rappresenta un grave errore perché potrebbe scoraggiare molti. "È assolutamente scandaloso quello che abbiamo appena sentito. Segna un profondo disprezzo per la nostra professione e per la popolazione", ha dichiarato, spiegando che non possono essere i medici di famiglia a stabilire se un paziente abbia o no bisogno di aiuto.

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