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Francia, allarme sui reattori nucleari. Authority: “Situazione preoccupante”

Pierre-Franck Chevet, presidente dell’Autorità per la sicurezza nucleare francese, in un’intervista a Le Figaro, ha detto che la situazione delle centrali nucleari in Francia è “preoccupante”.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente dell'Authority francese sulla sicurezza nucleare (ASN), Pierre-Franck Chevet, ha lanciato l'allarme sulla situazione dei reattori nel Paese e, in un'intervista concessa al supplemento economico di Le Figaro, ha detto senza mezzi termini che “la situazione è diventata molto preoccupante”. Chevet in particolare ha affermato che lo scenario è peggiorato a partire dall'aprile del 2015 “con la scoperta di un eccesso di carbonio nell'acciaio della vasca dell'EPR (reattore pressurizzato europeo)” in costruzione in Normandia. Da lì, ha continuato, “siamo passati da una brutta sorpresa all'altra”. L'energia transalpina è direttamente dipendente da 58 reattori del colosso energetico che garantisce il 75% dei bisogni in energia. L'agenzia ha ordinato a Edf – il gestore del parco nucleare per conto dello Stato – di fermare dodici reattori per poter effettuare controlli e verifiche. Alla domanda se, a causa dei reattori chiusi per misure di sicurezza, la Francia rischia di passare un inverno difficile, il presidente dell'Authority ha risposto che attualmente sono dodici i reattori fermi o in fase di chiusura, per controllare che l'eccesso di carbonio scoperto nell'acciaio non alteri la capacità di resistenza meccanica dei generatori di vapore.

Dodici reattori fermi  –“Abbiamo ricevuto lo scorso fine settimana – ha aggiunto – un fascicolo completo per ciascuno dei reattori, e ci vorrà circa un mese per valutare i test e dare, o no, l'ok per riavviare gli impianti”. Secondo Chevet, dunque, i reattori attualmente fermi nel migliore dei casi potrebbero tornare a essere operativi tra un mese e raggiungere la piena potenza il prossimo gennaio. Il responsabile dell'Authority ha inoltre detto che i suoi ispettori hanno “evidenziato l'anomalia generica” che ha comportato la chiusura dei 12 reattori. In parallelo, ha aggiunto, “abbiamo rilevato l'esistenza di pratiche inaccettabili dall'inizio degli anni Sessanta nella fabbrica del Creusot: esistenza di 400 dossier segnalati, volontariamente nascosti al cliente e all'ASN, e riguardanti anomalie, e scoperta di documenti di fabbricazione che appaiono falsificati”.

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