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Francia, 200 gatti morti avvelenati. Animalisti: “Sappiamo chi è stato”

A Saint-Pierre-la-Mer, in Francia, è in corso una vera e propria mattanza di felini. Secondo le associazioni almeno 200 sono stati trovati morti avvelenati nelle strade e nei giardini delle case.
A cura di Davide Falcioni
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Saint-Pierre-la-Mer è una bella città francese affacciata sul Mar Mediterraneo, non troppo lontana da Marsiglia. Saint-Pierre-la-Mer però è balzata agli onori delle cronache non certo per il suo grazioso porto o per le spiagge, bensì perché da giorni vi si sta consumando una vera e propria mattanza di gatti. I cittadini, infatti, hanno denunciato una massiccia "campagna di avvelenamento" dei felini, che a decine e decine – alcuni sostengono addirittura centinaia – sono stati trovati morti nelle strade e nei giardini delle case.

Associazione animalista: "Almeno 200 gatti morti"

I numeri del massacro non sono ancora certi e variano a seconda delle fonti locali: "sono cinquanta", sostiene il vice sindaco con delega alla sicurezza, mentre un testimone parla di almeno 80. Un attivista della Société pour la protection des animaux (SPA), inviato a investigare, ha però aumentato decisamente la stima e al Dépêche du Midi ha spiegato: "I corpi dei gatti sono ovunque nei contenitori della spazzatura. Riteniamo che i cadaveri siano almeno 200".

Dopo la denuncia dell'Association des chats errants di Saint-Pierre la polizia ha aperto un'inchiesta: i corpi di molti gatti sono stati recuperati e inviati in un laboratorio veterinario specializzato, che effettuerà le autopsie per stabilire le cause della morte. L'associazione, ad ogni modo, sulla sua pagina facebook ha raccontato di conoscere nomi e cognomi degli avvelenamenti, ma che non disponendo ancora di prove inoppugnabili dei confronti di questi individui è necessario che i cittadini di Saint-Pierre-la-Mer diano una mano, comunicando ciò che hanno visto.

Cosa sono le polpette avvelenate

La soluzione del caso, dunque, potrebbe essere a portata di mano se i cittadini collaboreranno con le associazioni animaliste e le forze dell'ordine. Anche in Italia la pratica di disseminare bocconi avvelenati è ancora purtroppo in voga: generalmente queste esche vengono lasciate agli angoli delle strade sotto forma di polpette, bocconcini, uova, fette di prosciutto arrotolate, carcasse di piccoli animali. I gatti o cani che le ingeriscono generalmente subiscono una morte atroce, almeno se i proprietari non si accorgono in tempi rapidissimi che qualcosa non va e ricorrono alle cure veterinarie. Le esche, a base di carne, nascondono al loro interno ingenti quantità di veleno. I cani sono le prede più "facili", mentre i gatti, diffidenti per natura, di solito sono restii ad ingerire prodotti che non conoscono. In ogni caso, anche loro possono diventare vittime delle polpette avvelenate, come è avvenuto purtroppo in Francia.

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