Frana in Norvegia: sbuca il settimo corpo. “Operazione di salvataggio finché lo vorremo”

Un settimo corpo è stato ritrovato tra le macerie della frana in Norvegia. Le case sono state sepolte dalla valanga ad Gjerdrum, vicino alla capitale. Il tutto è avvenuto nelle prime ore della mattina di mercoledì, uno degli ultimi giorni prima della fine del 2020. Le abitazioni sono state distrutte dal fango che le ha spostate di centinaia di metri. Cinque giorni dopo, ancora si lavora per trovare i sopravvissuti. L'ultimo corpo è stato ritrovato accanto al luogo dove altri due erano stati recuperati domenica 3 gennaio 2020. Nel bilancio delle vittime sono stati confermati una bambina di appena 2 anni e il padre di 40. La polizia spera di trovare altri sopravvissuti, ma per ora quello che riescono a individuare sono soltanto i corpi.
La tragedia è di dimensioni importanti, tanto che il re Harald ha visitato la scena del disastro vicino Oslo. I feriti sono attualmente dieci, alcuni ritrovati pochi giorni fa. Questo è l'unico dettaglio che fa sperare nel ritrovamento di altri dispersi "Si tratta di un'operazione di salvataggio fino a quando non decideremo diversamente" ha confermato il portavoce della polizia Bjorn Christian Willersrud ai giornalisti. Tra le vittime identificate per il momento figurano anche una donna sulla 5oina e suo figlio di 29 anni. La polizia ha pubblicato i nomi dei dispersi e delle vittime, tranne quello del bimbo di 2 anni e di un bambino di appena 13. Il capo dell'operazione di soccorso, nonostante la stanchezza delle ricerche e delle operazioni, si dichiara fiducioso. "Stiamo impiegando tutto il nostro impegno in un lavoro non privo di rischi, ma riteniamo di aver fatto progressi", spiega. I soccorritori hanno ricevuto nella giornata di domenica la visita della famiglia reale norvegese che ha acceso candele per le vittime nella chiesa locale. In quel frangente, ha anche fatto visita ai parenti delle vittime e gli sfollati all'hotel Olavsgaard a Skjetten. "Ho difficoltà a trovare cosa dire perché tutto questo è orribile – ha detto il re dopo la visita – L'evento ha avuto un impatto su tutti noi. Sono solidale con chi ha iniziato il nuovo anno in questo modo orrendo". Le autorità hanno interdetto l'ingresso alle auto nell'area del disastro fino alle 15.00 di lunedì mentre si effettuano le ricerche con l'elicottero.

Un migliaio di persone sono state evacuate. La popolazione locale è di circa 5.000 persone: il numero degli sfollati è importante se si pensa alla densità di popolazione. Le squadre di ricerca si sono avvalse dell'aiuto di cani, elicotteri e droni per trovare i sopravvissuti, ma più il tempo passa e più le operazioni diventano difficili. Per evacuare le vittime, i soccorritori stanno scavando anche canali sotterranei per permettere il passaggio. Secondo gli esperti, la frana è stata provocata dall'argilla norvegese, materiale noto per il collasso facile quando sottoposta a sollecitazioni eccessive. Il primo ministro Erna Solberg ha descritto la frana come una delle più grandi tragedie mai avvenute in Norvegia.