Florida, Boeing 737 esce fuori dalla pista e precipita nel fiume: a bordo 143 passeggeri
Disastro aereo sfiorato in Florida, Stati Uniti, dove nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 maggio, ora italiana, un Boeing 737 della Miami Air con a bordo 143 passeggeri, compresi i membri dell'equipaggio, è uscito di pista a Jacksonville ed è precipitato in un fiume vicino, il St. Johns River. Stando alle prime informazioni disponibili, sarebbero tutti sopravvissuti ma ci sarebbero decine di feriti. L'incidente si è verificato intorno alle 21:43 ora locale (le 3 del mattino in Italia), quando il velivolo ha cercato di atterrare causa maltempo, con pioggia e vento forte. Sul posto sono giunti immediatamente vigili del fuoco e ambulanze per i soccorsi e soprattutto evitare la dispersione di un eccesso di carburante nel fiume.
Le autorità americane ribadiscono che i feriti non sono in gravi condizioni. Alcuni sono stati medicati sul posto, altri trasferiti nei vicini ospedali. Drammatiche le testimonianze di alcuni passeggeri. "L'aereo ha letteralmente colpito il terreno e ha rimbalzato – ha detto alla Cnn Cheryl Bormann, che era bordo – era chiaro che il pilota aveva perso il controllo. Poi si è sollevato a destra, a sinistra e ha rimbalzato di nuovo. È stato spaventoso. Eravamo in acqua. Non capivamo dove, se fosse un fiume o l’oceano, e stava continuando a piovere. C’erano tuoni e lampi. Alla fine qualcuno è arrivato e ha gonfiato una scialuppa di salvataggio". Il Boeing 737 proveniva da Guantanamo, a Cuba, ed era già partito con ben 4 ore di ritardo. Si trattava, riportano i media americani, di una charter militare, un aereo cioè preso in affitto dal ministero della Difesa americano, con a bordo truppe dirette proprio nelle basi in Florida e in Virginia e le loro famiglie. Al momento, non sono note le cause dell'incidente che si sarebbe potuto trasformare in una vera e propria tragedia. La polizia di Jacksonville ha tuttavia aperto un'indagine per fare luce sulla dinamica di quanto avvenuto.