Finta Maddie McCann smascherata dal test del Dna: “Procedura violata per fermarla”

Julia Wandelt non è Madeleine McCann, a stabilire senza nessun dubbio quello che tutti già sapevano è arrivato ora anche un test del Dna presentato in aula durante il processo a carico della 24enne accusata di stalking nei confronti dei genitori della bimba britannica scomparsa in Portogallo. Il test che la stessa giovane aveva chiesto a gran voce in tutti i modi, dunque, l’ha smascherata.
Secondo il Tribunale, la giovane con la sua amica aveva elaborato piani bizzarri per raccogliere il DNA di Kate McCann, di fronte al rifiuto della madre della bimba. Le due donne ad esempio avevano rovistato nei bidoni della spazzatura e avevano cercato di prendere le forchette dai ristoranti in cui l vittime dello stalking avevano mangiato.
Proprio per questo la polizia ha deciso di infrangere la solita procedura nella speranza di farla desistere. “Per fermarla abbiamo violato la procedura”, ha spiegato in Tribunale l’investigatore britannico che si è occupato del caso rivelando un particolare finora non noto. "Non prendiamo DNA se non siamo convinti che quella persona possa essere effettivamente Madeleine ma in questo caso lo abbiamo fatto nella speranza che possa cambiare il suo comportamento nei confronti della famiglia McCann” ha spiegato l'ispettore capo Mark Cranwell.
“Non volevamo creare un precedente temendo che molte persone si sarebbero fatte avanti dicendo di essere Madeleine. Inoltre siamo sinceramente preoccupati all'idea di contattare la famiglia per dire che abbiamo intenzione di prelevare il DNA da un individuo perché questo potrebbe alimentare le loro speranze risultando emotivamente difficile” ha spiegato l’investigatore.
Anche nel caso della 24enne Julia Wandelt, la polizia aveva escluso il ricorso al dna a causa dell’assenza di elementi validi, della scarsa somiglianza e del fatto che fosse due anni più grande della bimba scomparsa. La svolta quando la giovane è stata arrestata. Dopo aver scoperto che la polizia di Leicester intendeva arrestare Wandelt con l'accusa di stalking, gli investigatori infatti hanno deciso che il test del DNA sarebbe stato effettuato al momento dell'arresto.
Il test del dna “ha dimostrato in modo inequivocabile che Julia Wandelt non è Madeleine McCann" ha spiegato l’ispettore. Nonostante questo, però, “non ha accettato di non essere Madeleine, anche di fronte a prove scientifiche" ha concluso l’ispettore che era andato appositamente in carcere per presentarle il risultato del dna.