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“Facciamo saltare tutto in aria”. Due uomini arrestati alla stazione di Parigi con 9 bombole di gas

Un francese e un libico sono stati arrestati con l’accusa di apologia di terrorismo. I due trasportavano nove bombole di gas e il loro intento sarebbe stato quello di farle esplodere alla stazione di Montparnasse.
A cura di Davide Falcioni
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Torna l'allarme attentati a Parigi: due persone sono state tratte in arresto questa mattina, 30 dicembre, con l'accusa di apologia di terrorismo. Stando a quanto riferisce il quotidiano Le Figaro i due trasportavano nove bombole di gas e il loro intento sarebbe stato quello di farle esplodere alla stazione di Montparnasse.

I due sospettati si chiamano Éric, un francese di 51 anni, e Abdelwahed, un libico di 29 anni: sono stati intercettati intorno alle 7:45 di oggi dalla polizia mentre gridavano che volevano "far saltare tutto in aria" intorno loro. Gli indagati sono stati ammanettati e trasportati in questura, dove hanno ripetuto le stesse minacce.

Alla stazione è stata condotta una discreta ispezione di sicurezza da parte degli artificieri della polizia francese, che ha anche rafforzato tutte le misure di sicurezza in città.

Durante un controllo gli agenti hanno trovato nove bombole di gas negli zaini che trasportavano i due uomini. Secondo gli esperti, tuttavia, sarebbero state innocue, anche perché il 51enne e il 29enne non disponevano di un sistema di innesco della detonazione. I due uomini, apparentemente lupi solitari che hanno agito maldestramente e da soli, sono stati posti in custodia di polizia nell'ambito di un'indagine aperta per "apologia del terrorismo".

Sempre secondo riferisce Le Figaro, il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ha chiesto al prefetto di polizia, Laurent Nuñez, di rafforzare immediatamente la sicurezza di tutte le stazioni.

Nel settembre del 2016, un commando di donne islamiste è stato neutralizzato dopo aver tentato di far saltare in aria una Peugeot 607 carica di bombole di gas vicino alla cattedrale di Notre-Dame, a Parigi. L'inchiesta aveva stabilito che le fanatiche, poi descritte come "totalmente ricettive alla micidiale ideologia di Daesh", erano state guidate nel loro tentativo di compiere una strage dalla Siria.

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