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Etiopia, uccisi cinque turisti stranieri. Nessun italiano tra le vittime

Agguato nelle prime ore di martedì 17 gennaio nella regione di Afar, in Etiopia: uomini armati provenienti dall’Eritrea avrebbero ucciso cinque turisti europei di diverse nazionalità. Le verifiche da parte della Farnesina hanno chiarito che non ci sarebbe nessun italiano coinvolto, a differenza di quanto inizialmente annunciato.
A cura di Nadia Vitali
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Agguato nelle prime ore di martedì 17 gennaio nella regione di Afar, in Etiopia, uomini armati provenienti dall'Eritrea avrebbero ucciso cinque turisti europei di diverse nazionalità. Le verifiche da parte della Farnesina hanno chiarito che non ci sarebbe nessun italiano coinvolto, a differenza di come inizialmente annunciato.

È giallo sull'agguato verificatosi ieri, nella regione nordoccidentale dell'Afar, in Etiopia, nei pressi del vulcano Erta Ale (foto): cinque turisti stranieri sarebbero stati uccisi, le fonti parlano di europei di diversa nazionalità. Il governo di Addis Abeba ha inizialmente riferito che tra coloro che hanno subito l'attacco si sarebbe anche un nostro connazionale che, tuttavia, sarebbe rimasto solo ferito. In questi minuti, le verifiche in corso da parte dell'unità di crisi della Farnesina hanno permesso di chiarire che nessun italiano sarebbe stato coinvolto.

L'ambasciatore italiano ha, tuttavia,  immediatamente preso contatti con il ministro degli esteri etiope, nel tentativo di acquisire informazioni più dettagliate sul terribile episodio. Il portavoce del Governo etiope, Bereket Simon, ha dichiarato che le vittime sarebbero due cittadini ungheresi, due tedeschi e un austriaco; i feriti sarebbero due, mentre altri due occidentali sarebbero stati presi in ostaggio assieme a due accompagnatori, un poliziotto ed un autista.

Lo stesso Simon ha già puntato il dito contro il governo dell'Eritrea accusandolo di essere dietro l'attacco verificatosi in una regione che si trova proprio al confine con lo Stato; sarebbe stato questo, secondo Simon, ad armare i gruppi terroristici che sarebbero andati a colpire in un territorio posto a soli 20 chilometri dalla frontiera, tornando poi indietro nel paese di provenienza. L'Eritrea, di contro, ha immediatamente negato ogni coinvolgimento giudicando una «menzogna patetica» le affermazioni provenienti da Addis Abeba.

La regione dell'Afar, con il suo territorio desolato ed il clima inospitale, offre spesso rifugio sia a bande di criminali comuni sia a ribelli e gruppi politici insurrezionali. Nel 2007 un episodio del genere, in cui persero la vita cinque turisti, si era verificato nella medesima area e, anche in quel caso, le responsabilità non furono mai chiarite ma le reciproche accuse non mancarono tra i due paesi. L'Eritrea è indipendente dall'Etiopia dal 2000, dopo una sanguinosa guerra che fece migliaia di morti.

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