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Esplode petroliera al largo della Nigeria, dieci marinai dispersi: si teme disastro ambientale

Una petroliera è esplosa al largo della costa della Nigeria causando lo sversamento in mare di migliaia di barili di petrolio. A bordo c’erano dieci membri dell’equipaggio.
A cura di Chiara Ammendola
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Prima l'esplosione poi le fiamme che hanno avvolto gran parte della petroliera Trinity Spirit che si trovava al largo della costa della Nigeria, vicino al delta del fiume Niger. Drammatiche le immagini che giungono dal giacimento petrolifero di Ukpokiti dove la nave, addetta alla produzione e allo stoccaggio di petrolio, era ancorata. L'esplosione sulle cui cause si sta ancora indagando, è avvenuto mercoledì pomeriggio ma è solo nella mattinata di giovedì che la notizia è trapelata, così come la diffusione di diversi video che mostrano la nave praticamente spezzata prossima ad affondare. A bordo della petroliera c'erano dieci marinai le cui sorti sono ancora sconosciute.

La FPSO Trinity Spirit, di proprietà di Shebah Exploration & Production Company Ltd (SEPCOL), è una petroliera in grado di lavorare fino a 22.000 barili di petrolio al giorno. Questi tipi di navi sono utilizzati dall'industria petrolifera e del gas offshore per la produzione, la lavorazione e lo stoccaggio del petrolio e svolgono una funzione simile alle piattaforme petrolifere più grandi. L'amministratore delegato della società Ikemefuna Okafor non ha rilasciato ulteriori dettagli sull'accaduto né ha dato notizia circa la sorte dei dieci membri dell'equipaggio che erano a bordo. Intanto le operazioni di spegnimento delle fiamme sono ancora in corso: "Al momento non ci sono vittime segnalate, ma possiamo confermare che c'erano dieci uomini dell'equipaggio a bordo della nave prima dell'incidente e stiamo dando la priorità alle indagini sulla loro sorte", ha affermato Okafor.

A preoccupare sono anche le conseguenze ambientali di quello che è il secondo disastro di questo tipo in soli tre mesi in Nigeria. Solo qualche settimana fa infatti c'è stata una fuoriuscita di petrolio da una testa di pozzo in disuso che ha rilasciato 20mila barili di petrolio al giorno per un mese nei corsi d'acqua di Nembe, nello stato nigeriano di Bayelsa. Il governo nigeriano ha definito l'incidente come "Hiroshima" dei mari che ha causato la distruzione della vita marina e danni ai corsi d'acqua.

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