Emilie e Charlotte, le gemelle morte al bar Carillon: “Diverse ma inseparabili”

“Seppellire un figlio è la cosa più difficile per una mamma, seppellirne due è impensabile”: è quanto ha detto Rene Arnaud, sindaco di Aixe-sur-Vienne, cittadina francese da cui venivano due delle vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre. Le due donne si chiamavano Emilie e Charlotte Meaud, erano due sorelle gemelle di 30 anni. Sono entrambe morte sotto la pioggia di proiettili dei terroristi mentre insieme stavano bevendo un drink al bar Le Carillon. Inseparabili nella vita, le due sorelle sono morte fianco a fianco. Il sindaco della loro città natale, che anni fa aveva conosciuto entrambe le ragazze, ha detto al britannico Daily Mail che si trovava insieme ai familiari delle gemelle quando hanno saputo della loro morte: “Nonostante tutto – ha detto il sindaco – non provavano odio. Non esistono parole per consolarli”. La loro mamma, una insegnante in pensione, meno di un anno fa è rimasta vedova: “Ora dovrà affrontare anche questo”, ha detto il sindaco.

Identiche nell’aspetto ma con caratteri diversi – Le due gemelle vivevano a Parigi in due diversi appartamenti: Emilie era una architetto mentre Charlotte si era laureata in economia presso l’Università di Strasburgo. Un professore di Emilie ha scritto di essere assolutamente devastato dalla notizia che la giovane era tra le vittime dell’attacco terroristico, mentre tra coloro che hanno ricordato Charlotte ci sono i suoi datori di lavoro che su Twitter hanno scritto che la ricorderanno sempre “il suo amore per la vita”. Nonostante fossero identiche nell’aspetto e molto legate l’una all’altra gli amici hanno detto che le due sorelle avevano caratteri molto diversi. Emilie è stata descritta come una ragazza timida, piuttosto misteriosa ma anche molto socievole, che amava il rock e i film di Eric Rohmer. Charlotte invece viene descritta come una ragazza molto popolare ma meno socievole, col suo gruppo di amici. Le due sorelle amavano vedersi molto spesso per chiacchierare e trascorrere serate insieme. Proprio come avevano fatto venerdì sera, quando insieme hanno trovato la morte.