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Elezioni Svizzera: trionfa la destra nazionalista e anti-immigrati

Il partito di destra dell’Unione democratica fa incetta di voti dopo aver basato la campagna elettorale proprio sul tema anti immigrati.
A cura di Antonio Palma
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Vittoria per le formazioni di destra populiste e anti-immigrati in Svizzera dove ieri si sono tenute le elezioni politiche per il rinnovo delle due Camere del Parlamento elvetico, cioè il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati. I risultati infatti danno in netto vantaggio il Partito di destra dell’Unione democratica di centro che divine dunque il primo partito avendo superato il 28 per cento dei voti e incassando 65 seggi, ben 11 in più rispetto al Consiglio nazionale precedente. Anche gli alleati del Partito radicale liberale di destra ottengono ottimi risultati riuscendo a superare il 16% dei consensi e portando a casa quindi 32 seggi, 4 in più rispetto alla passata tornata elettorale. Tra le altre formazioni politiche, gli unici a tenere son stati i socialisti che risultano ancora il secondo partito e solo leggermente in calo, mentre è una pesante sconfitta per il partito democristiano e i verdi.

Dopo i risultati il partito di Toni Brunner ha già formulato la richiesta di un secondo seggio nell’esecutivo svizzero, composto da sette consiglieri federali (ministri) ripartiti tra i principali partiti, che il nuovo parlamento dovrà eleggere il 9 dicembre. A questo punto è facile pensare che la destra riesca ad imporre la sua politica a livello nazionale soprattutto in chiave anti immigrati. Del resto, come spiegano gli analisti locali, l'Udc ha saputo capitalizzare le paure della gente di fronte al problema dell’immigrazione impostando la campagna elettorale proprio su questo. Questo sicuramente avrà riflessi sui rapporti con l'Unione europea nel suo complesso e con i singoli Paesi della Ue.

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