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Egitto, attentato vicino al Cairo: feriti

Alcune esplosioni hanno colpito il palazzo della Sicurezza nazionale a Shubra El-Khema, a nord del Cairo. Su Facebook è apparsa una rivendicazione di un gruppo di black bloc egiziano in fase di verifica.
A cura di Susanna Picone
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Ore 11.50 – Anche l’Isis rivendica l’attentato. Dopo che su Facebook, poche ore dopo le esplosioni, è apparsa una rivendicazione di un gruppo con il nome di “Black Bloc”, anche l'Isis in seguito ha reclamato la paternità dell'attentato. In un comunicato postato su Twitter il gruppo jihadista fa sapere che “dei soldati dello Stato Islamico sono riusciti a entrare con una autovettura nell'edificio nel cuore del Cairo”. L'attentato, prosegue l'Isis “è destinato a vendicare i fratelli martiri”.

Paura questa notte in Egitto. Una potente esplosione ha scosso nelle prime ore del mattino la parte nord del Cairo. Come riportano i media locali, poco prima delle due del mattino almeno tre bombe sarebbero esplose nei pressi dei locali della Sicurezza nazionale e di un tribunale nel distretto di Shubra El-Kheima, nel governatorato di Qalyubiyya. Al momento il bilancio dell’attentato diramato dal ministero degli Interni egiziano è di sei feriti: sarebbero tutti agenti di polizia. Secondo altre fonti come ad esempio l’emittente Tahrir, invece, il bilancio sarebbe più grave con almeno 27 feriti.

La rivendicazione su Facebook – Dopo l’attentato che ha colpito il nord del Cairo su Facebook è apparsa una rivendicazione di un gruppo con il nome di “Black Bloc”, al momento in fase di verifica. Gli antagonisti hanno pubblicato un messaggio sulla loro pagina Facebook (www.facebook.com/Black.bloc29): “In nome di Allah misericordioso – si legge nel loro post -, annunciamo la nostra piena e completa responsabilità per le esplosioni verificatesi poche ore fa”.

“Autobomba lasciata esplodere da un assalitore fuggito in moto” – Sui social media sono state postate le foto della zona dell'esplosione e dei vetri spaccati in strada. I testimoni parlano di un boato molto violento udito in diversi quartieri della città. La polizia, da parte sua, ha parlato di un veicolo, forse un camion, carico di esplosivo che si è fermato di fronte all’edificio e il cui conducente si è successivamente allontanato a bordo di una motocicletta che seguiva il mezzo. In precedenza miliziani basati nel Sinai e affiliati all'Isis avevano rivendicato attacchi contro le forze di sicurezza. Lo scorso giugno un altro attentato aveva scosso l’Egitto: nel corso di quell’attaccco era rimasto ucciso il Procuratore generale Hisham Barakat.

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