Egitto, 1.800 i Fratelli Musulmani arrestati in sette giorni
Sono "oltre 1.800 i Fratelli musulmani arrestati" nell’ultima settimana. Lo hanno comunicato all’agenzia Ansa fonti della sicurezza egiziana. La coalizione dei sostenitori del presidente destituito Mohamed Morsi però non si arrende e fa sapere di aver organizzato altri sette giorni di mobilitazione. In un comunicato si legge che "il popolo guida la sua rivoluzione" e le proteste culmineranno nelle manifestazioni previste venerdì 30 agosto.
Intanto domenica inizia il processo a carico di Mohamed Badie, leader dei Fratelli Musulmani, arrestato al Cairo martedì scorso. Lo ha annunciato la procura egiziana, sottolinea che Badie comparirà domenica di fronte al giudice penale, nelle aule di Tagamoa el Khames, a New Cairo, il megainsediamento urbano alla periferia est della capitale, per difendersi da accuse come l'istigazione alla violenza e all'uccisione di manifestanti. "Badie e i suoi due vice, Khairat al-Shater e Mohamed Saad al-Katatni, appariranno di fronte alla corte – si legge in una nota della procura – con l'accusa di incitazione alla violenza e all'uccisione di manifestanti anti-Morsi di fronte alla sede della guida della Fratellanza". C'è da dire che nello stesso tribunale, ma in una diversa sezione, si terrà il processo a carico di Hosni Mubarak per complicità nell'uccisione dei dimostranti nel 2011.