È morto Mariss Jansons, era uno dei più grandi direttori d’orchestra al mondo

È morto a San Pietroburgo, in Russia, nella notte fra il 30 novembre e il 1 dicembre, il maestro Mariss Jansons. Aveva 76 anni ed era uno dei più importanti direttori d’orchestra al mondo. Lettone, di formazione sovietica, soffriva da anni di problemi cardiaci. Non aveva interrotto l'attività musicale, ma era stato comunque costretto a tornare in Russia, dove viveva con la seconda moglie Irina. In più di un’occasione quest’anno aveva accusato malori finendo per crollare in un’occasione sul palco della Filarmonica di Vienna. Il 2 dicembre avrebbe dovuto dirigere un concerto nella capitale austriaca con i Wiener Philharmoniker, appuntamento cancellato proprio per un malore. Proprio sul quel palco era stato e applauditissimo nei Concerti di Capodanno a Vienna del 2006 e del 2012.
Chi era Mariss Jansons
Nato a Riga il 14 gennaio 1943, figlio d'arte (il padre era anche lui un noto direttore d'orchestra, Arvids Jansons; sua madre ebrea e in quel periodo si nascondeva dai nazisti, fuggita via dal ghetto della capitale lettone), da anni era alla guida della Bavarian Radio Symphony Orchestra di Monaco. Allievo di Mravinskij, Karajan e Swarowsky a soli trent'anni era stato nominato direttore associato dell'Orchestra Filarmonica di Leningrado (oggi San Pietroburgo) ed era considerato uno dei massimi concertatori viventi, sia in ambito operistico sia in ambito sinfonico. Per oltre 20 anni, dal 1979 al 2000, ha guidato la Oslo Philharmonic. È stato anche direttore della London Philharmonic Orchestra. Nel 2018 è stato nominato membro onorario dei Berliner Philharmoniker.