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Covid 19

Covid, record di contagi nel Regno Unito. Boris Johnson annuncia un nuovo lockdown

Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato questa sera alla nazione un nuovo lockdown generale: chiuderanno le scuole, si potrà uscire solo per ragioni di necessità e si dovrà ricorrere allo smart working ogni volta che sarà possibile. Nel Regno Unito oggi registrati oltre 58mila contagi di Covid-19, record assoluto dall’inizio della pandemia.
A cura di Davide Falcioni
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Il primo ministro inglese Boris Johnson ha annunciato un nuovo lockdown totale nel Regno Unito, il terzo dall'inizio dell'emergenza sanitaria. L'incubo di una terza ondata, ancor più pericolosa delle due che l'hanno preceduta perché sospinta dalle varianti inglese e sudafricana, ha convinto il premier a imporre una nuova stretta totale. Da domani le scuole chiuderanno del tutto, si potrà uscire di casa solo per l'acquisto di beni di prima necessità e si dovrà ricorrere allo smart working ogni volta che sarà possibile.

Johnson dichiara nuovo lockdown: "In 21 giorni gli ospedali potrebbero collassare"

Nel suo discorso alla nazione Johnson ha dichiarato: "Abbiamo una una nuova variante che si diffonde con velocità allarmante, si trasmette il 50/70% più velocemente e ciò rende molto più probabile ammalarsi". Il premier ha ricordato che il numero quotidiano dei morti è aumentato del 20 per cento: "Mentre i vaccini vengono somministrati dobbiamo sforzarci per fermare questa nuova variante del Covid, pertanto dichiaro un nuovo lockdown. Si potrà uscire di casa solo per lavorare, fare attività motoria, per ragioni di salute e per  e fare la spesa nei negozi essenziali. Le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse". Johnson ha annunciato a tal proposito che verranno forniti pc e tablet per supportare la didattica a distanza e che i ragazzi figli di famiglie indigenti riceveranno un supporto per i pasti: "Se tutti faranno la loro parte potremo riaprire le scuole a febbraio". Secondo il conservatore la situazione sanitaria è drammatica: "Gli ospedali potrebbero collassare in 21 giorni", ha detto, spiegando che nel frattempo procede la campagna di vaccinazione e alla metà del prossimo mese potrebbe iniziare quella "di massa" sulla popolazione, dopo aver somministrato le due dosi necessarie a personale sanitario e ospiti delle Rsa.

Gli scienziati inglesi: "La variante sudafricana potrebbe resistere al vaccino"

La decisione di una nuova chiusura generalizzata è arrivata dopo un lungo confronto con i consulenti scientifici del governo. Il Paese è infatti alle prese con una nuova ondata di contagi, la più violenta da marzo: nelle ultime 24 ore infatti sono stati rilevati  58.784 nuovi casi, il record assoluto dall'inizio della pandemia: nonostante il Regno Unito abbia avviato la campagna di vaccinazione in anticipo rispetto ai paesi europei l'immunità di gregge è ancora un miraggio e l'epidemia continua a correre, spinta anche dalla variante sudafricana – la 501.V2 – che come quella inglese ha un'altissima contagiosità e potrebbe persino resistere al vaccino.

L'allarme è stato lanciato da sir John Bell, docente di medicina dell’università di Oxford e membro della task force del governo sui vaccini, che ha spiegato che quella sudafricana è una variante "più preoccupante" perché "presenta delle mutazioni sostanziali nella struttura della proteina" che il vaccino della Sars-Cov-2 identifica per produrre gli anticorpi. Lo scienziato ha spiegato che se tale proteina fosse diversa il sistema immunitario – “addestrato” dal vaccino – non sarebbe in grado di riconoscerla e di conseguenza non potrebbe produrre anticorpi. Secondo gli studi condotti dai ricercatori della Oxford University, la variante sudafricana, al pari di quella britannica, presenta inoltre un tasso di contagiosità molto alto. Ulteriori studi verranno eseguiti nelle prossime settimane e chiariranno definitivamente l'efficacia del vaccino sul nuovo ceppo virale.

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