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Covid 19

Covid in Germania, oggi altri 30mila casi: “Tedeschi vaccinati, guariti o morti a fine inverno”

Continua l’emergenza Covid-19 in Germania. Nel giorno in cui si registrano altri 30mila contagi, il ministro della Salute Spahn ha detto: “Quasi tutti i tedeschi alla fine dell’inverno saranno vaccinati, guariti o morti”.
A cura di Ida Artiaco
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"Quasi tutti" i tedeschi "alla fine dell'inverno saranno vaccinati, guariti o morti". La frase choc è del ministro della Salute Jens Spahn. Nel corso della conferenza stampa di oggi a Berlino, Spahn non ha usato mezzi termini per rivolgere un drammatico appello ai suoi connazionali affinché si vaccinino. "Questo con la variante Delta è molto probabile che accada. Non è una questione puramente personale, è un dovere di solidarietà ricevere il vaccino", ha aggiunto. Le persone non vaccinate con grande probabilità contrarranno il Covid, ha spiegato, nel giorno in cui il Paese ha fatto registrare altri 30.643 casi in 24 ore, secondo i dati dal Robert Koch Institut, che risentono dell'effetto weekend, ma che tuttavia sono di molto superiori a quelli di una settimana fa, quando ne erano stati 23.607.

Spahn ha aggiunto che "Moderna è un vaccino buono, sicuro e molto efficace", rassicurando la cittadinanza sul fatto che il cosiddetto booster, per tanti tedeschi vaccinati con Biontech-Pzifer, dovrà avvenire con una dose di Moderna. Una circostanza che ha aperto forti polemiche in Germania. Il ministro ha inviato una lettera ai medici dei Laender, avvertendo che, a causa di una mancanza di rifornimenti sufficienti di dosi Biontech, il richiamo dovrà essere effettuato anche con dosi Moderna.

Merkel: "Le misure attuali non sono più sufficienti"

Sull'emergenza Covid in Germania è intervenuta i mattinata anche la cancelliera Angela Merkel: "Abbiamo una situazione altamente drammatica. Ciò che è valido ora non è sufficiente per fermare questa ondata di contagi". Il riferimento è evidentemente alla regola 2G che permette l'accesso ad alcune attività e luoghi solo alle persone vaccinate e guarite. "Ho l'impressione che le persone non si rendano conto di quanto grave è la situazione".

Situazione grave in Sassonia

Stando al bollettino di oggi, l'incidenza settimanale su 100mila abitanti è di 386,5. I morti sono stati 62, mentre il tasso di ospedalizzazione nelle terapie intensive è di 5,34 sui 100mila abitanti. Il record federale fu di 15,5 raggiunto nel dicembre scorso. Ma in alcune regioni, come Sassonia, Turingia e Baviera, il tasso di occupazione dei posti letto è molto più alto e si devono già trasferire i pazienti.

In particolare, la situazione è particolarmente preoccupante soprattutto in Sassonia, dove addirittura il presidente della camera dei medici regionale, Erik Bodendieck, parlando a NDR info, ha spiegato che si rischia di dover ricorrere al triage in corsia: "Di questo parleremo questa settimana con le mie colleghe e i miei colleghi negli ospedali. Se la situazione non cambia, bisognerà pensare a decidere chi debba essere trattato e chi no".

Anche in Germania si discute sull'obbligo vaccinale

Intanto anche in Germania, come in Italia, si parla di vaccinazione obbligatoria dopo la decisione dell'Austria di introdurla a partire dal febbraio 2022. Tra coloro che si dicono a favore di un provvedimento simile c'è il presidente dell'Associazione tedesca per la protezione dell'infanzia, Heinz Hilgers, che ha sostenuto l'introduzione della vaccinazione obbligatoria per gli adulti nel caso in cui il tasso vaccinale rimanga basso. "Personalmente, sono favorevole a consigliare la vaccinazione obbligatoria per gli adulti. Questo proteggerebbe anche i bambini. La libertà richiede responsabilità. E se questa responsabilità non viene presa, allora abbiamo bisogno di una vaccinazione obbligatoria".

Al via le vaccinazioni per i bambini dal 20 dicembre

Per i bambini, invece, la campagna di vaccinazione dovrebbe cominciare a fine dicembre, intorno al 20, dopo il via libera di Ema atteso a giorni, sempre secondo quanto annunciato oggi dal ministro Spahn. Solo in Germania sono circa 4,5 milioni di bambini di età compresa tra i cinque e gli undici anni che dovrebbero essere vaccinati. Il Paese ha una quota di vaccinati ancora troppo bassa: solo il 68% della popolazione è coperto con due dosi. Tuttavia, il presidente dell'associazione pediatri, Jakob Maske, ha invitato comunque medici e genitori ad aspettare prima una indicazione della commissione indipendente Stiko, generalmente cauta. "Mi aspetto che un'indicazione per i bambini arriverà soltanto l'anno prossimo, e prima ci sarà quella per chi è affetto da patologie gravi e croniche", ha spiegato. "I numeri del contagio crescono anche nell'infanzia, e con questo anche la pressione per fare qualcosa contro. Tuttavia la politica non dovrebbe esercitare di nuovo pressione sui genitori".

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