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Cosa sta succedendo in Sri Lanka tra proteste e dimissioni del presidente: “Situazione allarmante”

L’intervista di Fanpage.it alla professoressa Silvia Menegazzi, docente di Relazioni internazionali all’Università Luiss Guido Carli di Roma, sulla situazione in Sri Lanka: “Le dimissioni del presidente diretta conseguenza della crisi economica. Il Covid e il blocco al turismo hanno peggiorato tutto”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Getty.
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Caos in Sri Lanka dove il presidente Gotabaya Rajapaksa si è dimesso dopo essere fuggito alla Maldive. Una decisione, questa, annunciata, e che giunge al culmine di una serie di proteste violente che sono scoppiate in tutto il Paese e che vanno avanti ormai da mesi.

Intanto, il primo ministro Ranil Wickremesinghe ha dichiarato lo stato d'emergenza, affermando che l'esercito dovrà fare "tutto il necessario per ristabilire l'ordine", dopo che i manifestanti hanno preso d'assalto il suo ufficio.

Ma perché sono scoppiate queste proteste? E quali sono gli scenari che si aprono in Sri Lanka? Fanpage.it lo ha chiesto alla professoressa Silvia Menegazzi, docente di Relazioni internazionali all'Università Luiss Guido Carli di Roma.

Professoressa Menegazzi, a cosa sono dovute le proteste scoppiate negli ultimi mesi in Sri Lanka?

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"La situazione che vediamo oggi è la diretta conseguenza della crisi economica che ormai da mesi sta mettendo in ginocchio il Paese.

Si tratta di un contesto in forte stagnazione e questo ha portato alle proteste che in realtà si sono succedute nel corso degli ultimi mesi.

Il peggioramento della situazione economica interna va comunque contestualizzata in una dimensione più globale, che è quella ovviamente della pandemia di Covid-19. Lo Sri Lanka ha fortemente sofferto l'impatto che il Coronavirus ha avuto sia da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista del turismo".

Quanto è grave questa crisi economica?

"La situazione economica è disastrosa. Ci sono problemi importanti anche per acquistare beni di prima necessità.

Non ci sono più riserve, è un Paese molto indebitato, che si è rivolto alle principali organizzazioni internazionali e alla Cina che ha fornito aiuti. In questo senso ha dei problemi strutturali importanti ai quali si è aggiunta la pandemia e il blocco del turismo. È situazione allarmante".

Perché il presidente Rajapaksa è fuggito?

L'ex presidente Gotabaya Rajapaksa
L'ex presidente Gotabaya Rajapaksa

"Il presidente è fuggito alle Maldive perché non aveva più appoggio politico interno. Si era in attesa delle dimissioni che sono arrivate".

Quali sono gli scenari futuri?

"Cosa succederà adesso non si sa. Bisogna vedere se ci sarà un rappresentante dal punto di vista della leadership o comunque di una singola organizzazione in grado di farsi portavoce di chi in questo momento sta protestando, in particolare i giovani che si sono riversati in strada e che sembrerebbero non avere un vero e proprio punto di riferimento.

Questo è sicuramente uno scenario da considerare. Si dovrà capire come evolve la situazione nelle prossime settimane, considerando che sono proteste che sono state numerose negli ultimi mesi".

Crede che Rajapaksa ritornerà in Sri Lanka? 

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"È difficile fare previsioni, la fuga al momento resterà tale, non prevedo che rientrerà nel pese nelle prossime settimane".

Oltre al Covid, anche la guerra in Ucraina ha influito sulla situazione in Sri Lanka? 

"Si e no. Abbiamo visto che l'attuale contesto ucraino sta avendo un impatto su tutti i paesi importatori di grano, può avere indirettamente un collegamento ma in Sri Lanka il problema è strutturale".

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