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Covid 19

Coronavirus, in Giappone sta arrivando la terza ondata di Covid 19

Da una parte le temperature in calo, dall’altra i tanti spostamenti all’interno del Paese favoriti da un campagna di promozione del turismo: così in Giappone si sta assistendo ad un preoccupanti aumento dei casi di contagio, in aumento non solo a Tokyo – l’epicentro dell’epidemia con oltre 33.000 casi – ma anche nelle prefetture con grandi popolazioni urbane come Osaka, Kanagawa e Aichi.
A cura di Biagio Chiariello
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In Giappone sta arrivando una terza ondata di coronavirus. È l’avvertimento delle autorità sanitarie secondo quanto riportato dal Guardian. La task force nipponica contro il covid-19 ha già esortato il governo a imporre nuove misure di restrizione per evitare l’aumento dei contagi durante i mesi invernali. Secondo i dati ufficiali annunciati il 9 novembre dal primo ministro giapponese, Yoshihide Suga, i casi giornalieri in tutto il paese hanno raggiunto i mille per tre giorni consecutivi: il Giappone non registrava numeri così alti da agosto. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalate 1.284 nuove infezioni da Covid-19, portando il totale a 111.222 secondo l'agenzia di stampa Kyodo. Il bilancio delle vittime era di 1.864.

Giappone, la terza ondata è arrivata

Se da una parte il Giappone è riuscito ad evitare il numero infezioni e morti visti nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in altri Paesi del mondo, la decisione di promuovere fortemente il turismo nei mesi estivi luglio sembra aver contribuito a un nuova ondata di infezioni. I casi non sono in aumento solo a Tokyo – l'epicentro dell'epidemia con oltre 33.000 casi – ma anche nelle prefetture con grandi popolazioni urbane come Osaka, Kanagawa e Aichi, il cui governatore, Hideaki Omura, ha dichiarato la scorsa settimana: "Effettivamente la terza ondata è arrivata”.

Preoccupazione per aumento casi

Hokkaido, l'isola principale più settentrionale del Giappone, è riuscita a contenere l’epidemia dopo aver dichiarato lo stato di emergenza a febbraio, ma questa settimana ha visto i casi giornalieri salire sopra i 200 per la prima volta dall'inizio della pandemia. Gli esperti sostengono che la tendenza potrebbe essere legata al fatto che l'abbassamento delle temperature abbia costretto un maggior numero di persone a passare più tempo in luoghi al chiuso con scarsa ventilazione.  Il governatore dell'Hokkaido, Naomichi Suzuki, ha anticipato l'innalzamento del livello di allerta a 3 su una scala di 5 a partire dallo scorso fine settimana, e la riduzione degli orari di apertura delle attività nel quartiere a luci rosse di Susukino, fonte del maggior numero di contagi. In una conferenza stampa il capo di Gabinetto Katsunobu Kato ha aggiunto che l'esecutivo "non risparmierà alcuno sforzo per ridurre l'espansione del virus, lavorando con le autorità locali per coordinare un ulteriore aumento dei test nelle regioni maggiormente a rischio".

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