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Covid 19

I morti per Coronavirus sono più di mille. Allarme Oms: “I contagi sono solo all’inizio”

Nuovo bollettino dalle autorità sanitarie cinesi sul Coronavirus 2019-nCoV: il numero dei morti è salito a 1016, molti dei quali ancora da Wuhan, la città-focolaio dell’epidemia. Quasi 40mila i contagiati ma per l’Organizzazione mondiale della Sanità, “questa non è altro che la punta dell’iceberg”. In settimana si riuniranno a Ginevra 400 esperti per discutere su possibili vaccini e soluzioni all’emergenza.
A cura di Ida Artiaco
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Sale ancora il numero delle vittime del Coronavirus 2019-nCoV. Stando all'ultimo bollettino diffuso dalle autorità sanitarie cinesi, i morti sono al momento 1016, di cui solo cento registrati nella giornata di ieri, lunedì 10 febbraio. La commissione sanitaria nazionale ha poi specificato che 103 degli ultimi 108 decessi sono stati registrati nella provincia di Hubei, la cui capitale è Wuhan, la città-focolaio dell'epidemia che sta preoccupando tutto il mondo. Sono invece saliti a 37.626 i contagi, ma, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità non si è che all'inizio. "È solo la punta dell’iceberg", ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aggiungendo tuttavia che "visto che i casi fuori dalla Cina non sono più di 390, abbiamo una finestra di opportunità per sconfiggere il Coronavirus, dobbiamo sfruttare questa occasione", mentre una "missione di esperti internazionali" è partita per la Cina per aiutare il coordinamento della risposta all'epidemia". Intanto, in settimana a Ginevra si riuniranno quattrocento esperti per ragionare di potenziali vaccini contro l’epidemia.

Coronavirus, lo stato dell'arte dei contagi fuori dalla Cina

Per il momento, infatti, l'Unione Europea è ferma a quota 37, con 14 casi in Germania, 11 in Francia, 3 in Italia, 4 nel Regno Unito, 1 in Belgio, 1 in Finlandia, 2 in Spagna, 1 in Svezia. Ma giovedì i ministri della Salute dei 27 Paesi membri si riuniranno a Bruxelles per fare il punto e tracciare la strategia comunitaria in caso di emergenza prolungata o ampliata. Dieci giorni fa l’Ue ha disposto lo stanziamento di 10 milioni di euro dal suo programma di ricerca e innovazione Orizzonte 2020 per sostenere la ricerca sulla nuova malattia. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, si registra il primo caso di contagio in California, precisamente a San Diego: come riporta la stampa locale, si tratta ancora una volta di un cittadino americano che era stato evacuato da Wuhan insieme ad altri 800 connazionali. In totale sono 13 casi positivi confermati. Per rallentare la diffusione sul territorio nazionale, l’America ha imposto la quarantena obbligatoria e restrizioni per i viaggi in Cina. Nessuno dei casi confermati di Coronavirus negli Stati Uniti si è rivelato fatale e sono molti i pazienti che sono stati già dimessi.

A bordo della Princess Diamond sale il numero dei casi positivi al virus

Continua a salire anche il numero dei contagi a bordo della Princess Diamond, la nave da crociera in isolamento nel porto di Yokohama, in Giappone, con a bordo tra gli altri 35 italiani. Secondo quanto riferito dalla CNN, i nuovi casi sarebbero 65 per un totale di 135. Altre 3600 persone restano in quarantena per scongiurare il rischio di nuove infezioni, periodo che potrebbe durare almeno fino al prossimo 19 febbraio. Le analisi sono al momento effettuato solo su coloro che mostrino sintomi della malattia o che siano stati a contatto con altre persone infette.

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