1.120 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Corea del Sud: triatleta di 22 anni picchiata e umiliata dai suoi allenatori si toglie la vita

Choi Suk-hyeon, una triatleta sudcoreana di 22 anni, si è suicidata a causa degli abusi e delle umiliazioni a lungo subite dal suo staff tecnico, violenze che la giovane aveva più volte denunciato rimanendo tuttavia inascoltata.
A cura di Davide Falcioni
1.120 CONDIVISIONI
Immagine

Choi Suk-hyeon, una triatleta sudcoreana di 22 anni, si è suicidata a causa degli abusi e delle umiliazioni a lungo subite dal suo staff tecnico, violenze che la giovane aveva più volte denunciato rimanendo tuttavia inascoltata. Le autorità sportive del paese asiatico avevano infatti preferito ignorarla, così la scorsa settimana l'atleta si è suicidata.

Come racconta la Bbc Choi Suk-hyeon era stata selezionata per far parte della squadra Nazionale di triathlon della Corea del Sud nel 2015, quando era ancora un’adolescente. Nel corso degli anni avrebbe subito continue umiliazioni e violenze, e solo ora è stata aperta un’inchiesta: i genitori hanno infatti consegnato alla polizia e alla tv locale Ytn Tv alcune registrazioni audio che sembrano confermare le accuse mosse dalla giovane atleta, che sosteneva di essere vittima di percosse, insulti verbali e molestie da parte dei membri del suo staff tecnico. In una di queste si sente infatti una voce maschile che le dice: “Tu! Vieni qui. Blocca le mascelle", quindi il suono di uno schiaffo, come riporta la Bbc.

Il padre e la madre di Choi Suk-hyeon hanno deciso di rendere pubblico il diario personale che la ragazza teneva, in cui si legge che “piangeva ogni giorno” e “preferiva morire” dopo essere stata ripetutamente “picchiata come un cane“. Nei mesi scorsi l'altreta si era rivolta al Comitato olimpico sportivo coreano (KSOC), il principale organo governativo per lo sport, chiedendo un’indagine sul suo caso. “Choi ha cercato aiuto da molte istituzioni pubbliche, ma tutti hanno ignorato i suoi motivi”, ha dichiarato un suo amico alla stampa locale.Dal canto suo, il KSOC ha negato di aver ignorato la sua denuncia, affermando in una nota che aveva assegnato il caso a una investigatrice dopo aver ricevuto la sua segnalazione all’inizio di aprile.

1.120 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views