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Contrae una malattia facendo sesso in auto: assicurazione la risarcisce con 5 milioni di dollari

Una donna statunitense del Missouri otterrà un risarcimento pari a 5,2 milioni di dollari (circa 5 milioni di euro) per aver contratto il papilloma virus (HPV) dopo aver avuto un rapporto sessuale non protetto all’interno dell’auto di un suo ex fidanzato.
A cura di Davide Falcioni
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Una donna statunitense del Missouri otterrà un risarcimento pari a 5,2 milioni di dollari (circa 5 milioni di euro) per aver contratto il papilloma virus (HPV) dopo aver avuto un rapporto sessuale non protetto all'interno dell'auto di un suo ex fidanzato. A pagare l'ingente somma sarà la compagnia assicurativa del mezzo, la Geico, secondo quanto stabilito dalla corte d'appello del distretto occidentale del Missouri. La donna, identificata nei documenti del tribunale solo come "M.O.", ha riferito di "aver avuto rapporti sessuali non protetti nel veicolo dell'assicurato" a novembre e dicembre 2017 e che lui le ha "causato negligentemente o ha contribuito all'infezione da papilloma virus umano", una comune infezione a trasmissione sessuale. Questo quanto riportano i documenti del tribunale.

Dopo l'iniziale richiesta di risarcimento danni negata da parte della stessa Geico, M.O. ha insistito fino a ottenere la sentenza che prevede il pagamento della somma di 5,2 milioni di dollari. La Geico ha naturalmente presentato ricorso, sostenendo di non aver mai avuto la possibilità di contestare il reclamo. La compagnia assicurativa tuttavia, secondo la corte del Missouri, "ha avuto l'opportunità di difendere i propri interessi, avendo modo di contestare responsabilità e danni e presentando una difesa dell'assicurato". In base a ciò, ha spiegato il giudice, la compagnia di assicurazioni "non ha il diritto di riconsiderare tali questioni", in attesa di un'ulteriore sentenza.

Geico ha sostenuto di non aver mai avuto nessuna  colpa rispetto a quanto successo con l'ex fidanzato, identificato solo come "M.B.", perché lo stesso dovrebbe essere coperto solo per i danni derivanti "dalla proprietà, dal mantenimento o dall'uso della sua auto". Per questa ragione, sostiene la compagnia, "i presunti danni di M.O. non hanno alcun nesso con la proprietà, la manutenzione o l'uso della Hyundai Genesis del 2014", l'auto al centro del contenzioso. Secondo la Geico, insomma, "l'utilizzo del veicolo assicurato non ha causato le presunte conseguenze riportate da M.O. Aver contratto l'infezione, invece, è causa della sua incapacità nel prevenire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili avendo rapporti sessuali non protetti".

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