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Come funziona il tracciamento dei contagi da Coronavirus nel Regno Unito: meno app, più sentinelle

Nel Regno Unito è stato lanciato il sistema di “test, track and trace” per il contenimento e il tracciamento dei contagi da Coronavirus durante la fase 2 dell’emergenza. Non solo app: il governo ha deciso di affidarsi a delle vere e proprie sentinelle che a partire da oggi invieranno messaggi di testo, e-mail o chiameranno le persone che risulteranno positive a Covid-19 e chiederanno loro con chi hanno avuto dei contatti diretti.
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A cura di Ida Artiaco
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Se in Italia è partito il conto alla rovescia per il rilascio della App Immuni, che servirà per tracciare i casi da Coronavirus, nel Regno Unito, per contenere la diffusione dell'infezione e individuare la catena del contagio, ci si affida a delle vere e proprie sentinelle, che saranno le protagoniste della fase 2 dell'emergenza oltremanica. Queste ultime, che hanno raggiunto quota 25mila in base al programma lanciato nelle scorse ore dal governo britannico in Scozia ed Inghilterra, invieranno a partire da oggi messaggi di testo, e-mail o chiameranno le persone che risulteranno positive a Covid-19 e chiederanno loro con chi hanno avuto dei contatti diretti da due giorni prima a sette giorni dopo la manifestazione dei primi sintomi. In altre parole, bisognerà indicare i soggetti, non appartenenti al proprio nucleo familiare, con i quali si sia stati ad una distanza inferiore di due metri e per almeno 15 minuti.

A ciascun contatto ritenuto a rischio di infezione verrà detto di auto-isolarsi per 14 giorni, anche se non ha sintomi. Anche a coloro che hanno già avuto il virus verrà chiesto di mettersi in quarantena. Scopo del sistema è eliminare il lockdown, che verrà allentato ufficialmente a partire dal 1 giugno, per passare a procedure più localizzate e mirate. Questo sistema, ribattezzato "test, track and trace", si basa sulla risposta volontaria dei cittadini, ma il segretario alla Salute Matt Hancock si è detto fiducioso che la "grande maggioranza delle persone" aderirà alla procedura, affidandosi al senso civico dei cittadini. "In questa guerra al virus, alla fine siamo tutti dalla stessa parte e abbiamo tutti un ruolo da poter svolgere", ha aggiunto.

Intanto, anche a Londra si sta mettendo a punto l'app di tracciamento NHS, già sperimentata da diverse settimane sull'Isola di Wight, ma malfunzionamenti e incompatibilità con tutti i tipi di dispositivi ne rendono difficile l'utilizzo su scala nazionale. Tuttavia, sempre il ministro della Salute ha promesso che sarà pronta entro la prossima settimana immaginando dunque un suo utilizzo, anche questo su base volontaria, già per lunedì prossimo. La app NHS sfrutta il sistema bluetooth dei cellulari e segnala automaticamente tutti coloro che sono venuti a contatto di qualcuno potenzialmente infetto nel raggio di due metri. Ma non si sostituirà alle sentinelle, anzi sarà uno strumento che si aggiungerà al loro prezioso contributo.

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