video suggerito
video suggerito

Come funziona il nuovo servizio militare che la Germania introdurrà per avere il migliore esercito d’Europa

La Germania introdurrà un nuovo servizio militare: questionario obbligatorio a 18 anni, visite mediche dal 2027 e arruolamento volontario, con possibile obbligo se mancano reclute.
A cura di Davide Falcioni
10 CONDIVISIONI
Immagine

La Germania sta per reintrodurre un nuovo modello di servizio militare che segna una svolta rispetto alla leva obbligatoria abolita ormai più di dieci anni fa. Il governo di coalizione guidato da Friedrich Merz ha raggiunto un accordo su un sistema che punta a rafforzare sensibilmente la Bundeswehr, giudicata oggi troppo ridimensionata rispetto agli obiettivi di sicurezza che Berlino ritiene necessari.

Il questionario e la visita medica obbligatori

Il nuovo impianto si fonda su un percorso in due fasi. La prima prevede che, già dal prossimo anno, tutti i diciottenni ricevano un questionario con cui indicare disponibilità e competenze utili al servizio militare. Per gli uomini la compilazione sarà obbligatoria, mentre per le donne resterà facoltativa, pur essendo incoraggiate a partecipare. L’intento è di costruire una mappatura accurata del potenziale umano su cui la Germania potrà contare nei prossimi anni, individuando non solo attitudini operative ma anche capacità tecniche e professionali utili alla difesa.

Immagine

La seconda fase scatterà nel luglio 2027: tutti i diciottenni di sesso maschile dovranno sottoporsi a una visita medica obbligatoria per accertarne l’idoneità. Anche qui la partecipazione delle ragazze sarà su base volontaria. L’insieme di questionari e valutazioni sanitarie comporrà un archivio nazionale attraverso il quale le forze armate potranno selezionare più facilmente i candidati adatti, sia in condizioni di normalità sia in situazioni di emergenza che richiedano un incremento rapido degli effettivi.

L'obiettivo: passare da 182.ooo a 260.000 soldati

L’obiettivo politico è piuttosto ambizioso. Oggi la Bundeswehr conta circa 182.000 soldati; il governo punta a un aumento significativo già nel giro di un anno e a raggiungere una forza complessiva tra i 255.000 e i 260.000 militari nell’arco di un decennio, affiancati da un corpo di riservisti molto più strutturato. Si tratta di un passo che si inserisce nella strategia dichiarata da Berlino: trasformare l’esercito tedesco nella principale forza convenzionale europea. Un obiettivo che, secondo diversi osservatori e figure di primo piano dell’industria della difesa, appare concretamente alla portata.

Immagine

Non torna la leva obbligatori (per ora)

Il piano non sancisce un ritorno immediato alla coscrizione obbligatoria. La volontarietà resta la porta d’ingresso principale, anche se il governo non esclude la possibilità di introdurre una forma di arruolamento forzato qualora il numero di candidati risultasse insufficiente. È una clausola che molti osservatori interpretano come un meccanismo di sicurezza, pensato per garantire prontezza operativa in un contesto internazionale segnato dall’aggressione russa all’Ucraina e da una crescente pressione all’interno della Nato per aumentare le capacità difensive.

Il contesto in cui nasce la riforma è profondamente mutato. Per anni la Germania aveva ridotto la spesa militare, confidando in un clima di stabilità internazionale che oggi appare lontanissimo. L’invasione dell’Ucraina ha ribaltato le priorità e spinto Berlino a dichiarare che la regola guida per la propria sicurezza dovrà essere “fare tutto ciò che serve”. Parallelamente, l’industria della difesa tedesca sta vivendo un’espansione significativa, accompagnando la volontà del governo di modernizzare equipaggiamenti, tecnologie e infrastrutture militari.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views