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Guerra in Ucraina

Come è andato l’incontro tra Trump, Zelensky e i leader Ue: presto bilaterale Putin-presidente ucraino

Passi avanti per la pace in Ucraina. Dopo l’incontro tra Putin e Trump in Alaska, alla Casa Bianca sono stati ricevuti il presidente ucraino Zelensky e i leader europei, tra cui Giorgia Meloni: sembra più vicino un incontro tra il presidente russo e il leader ucraino, che potrebbe tenersi a fine agosto.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo quasi quattro anni di guerra in Ucraina, il vertice alla Casa Bianca tra Donald Trump, il presidente ucraino Zelensky e i leader europei, sembra aver fatto fare un passo avanti nelle trattative tra Mosca e Kiev per arrivare a una pace.

All'incontro negli Stati Uniti si è discusso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, che saranno fornite dai vari Paesi Ue con l'aiuto degli Usa. Oltre al padrone di casa e al leader ucraino, erano presenti il presidente francese Macron, il finlandese Stubb, la premier Meloni, il primo ministro inglese Starmer, il tedesco Merz, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il Segretario generale della NATO Mark Rutte. Subito dopo il summit, che ha seguito lo storico vertice in Alaska del 15 agosto tra Putin e Trump, c'è stata una telefonata di 40 minuti tra Trump e il leader del Cremlino.

Il risultato più importante ottenuto ieri è stato l'inizio dei preparativi per impostare un faccia a faccia tra Zelensky e Putin. "Al termine degli incontri" di oggi "ho chiamato il Presidente Putin e ho avviato i preparativi per un incontro, in una sede da definire, tra il Presidente Putin e il Presidente Zelenskyy. Dopo tale incontro, avremo un Trilat, a cui parteciperanno i due Presidenti, più me", ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti.

Oggi si terrà un Consiglio europeo urgente in videoconferenza sui contenuti emersi ieri. "Insieme agli Stati Uniti, l'Unione europea continuerà a lavorare per una pace duratura che tuteli i vitali interessi di sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa", ha assicurato il presidente del Consiglio Ue Costa.

Putin ha accettato incontro con Zelensky

Putin, anche se non lo ha ancora dichiarato pubblicamente, è pronto a incontrare di persona Zelensky, anche se non c'è ancora una data né un luogo stabilito per il faccia a faccia. Dopo questo bilaterale, che potrebbe tenersi a fine agosto, potrebbe essere organizzato un trilaterale insieme a Donald Trump. Si tratta di una svolta, visto che fino ad ora Putin non ha mai voluto considerare Zelensky come un interlocutore legittimo.

"Ho chiamato il Presidente Putin e ho avviato i preparativi per un incontro, in una sede da definire, tra il presidente Putin e il presidente Zelensky. Dopo tale incontro, avremo una trilaterale, a cui parteciperanno i due presidenti, più il sottoscritto. Il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale Steve Witkoff stanno coordinando le operazioni con Russia e Ucraina", ha dichiarato Trump.

Di cessate il fuoco però non si parla ancora. Dopo che il presidente americano Donald Trump aveva dichiarato a Ferragosto che ci sarebbero state conseguenze se Putin non avesse accettato un'immediata fine delle ostilità, ieri sembrava aver aggiustato il tiro, davanti al veto posto dal presidente russo sulla questione. "Non credo che ci sarà un cessate il fuoco – ha detto Trump – L'idea mi piace, ma si può mettere fine alle guerre anche con un accordo di pace solido e duraturo, senza un cessate il fuoco immediato".

Nonostante questo i leader europei, e lo stesso Zelensky – che in quello stesso Studio Ovale pochi mesi fa era caduto in un'imboscata di Trump, che lo aveva attaccato pubblicamente – sono sembrati soddisfatti. "Penso che dovremmo incontrarci senza condizioni e pensare a un ulteriore sviluppo di questo percorso per la fine della guerra", ha detto Volodymyr Zelensky a proposito del bilaterale con Vladimir Putin. "Oggi è stato fatto un passo importante, una dimostrazione di vera unità tra Europa e Stati Uniti", ha scritto poi il presidente ucraino su Telegram dopo i colloqui alla Casa Bianca.

Cosa hanno detto i leader Ue alla Casa Bianca

Il presidente francese Macron e il presidente finlandese Stubb si sono mostrati però molto cauti, e hanno dichiarato di non fidarsi di Putin. Il primo ha proposto infatti di stabilire nuove sanzioni nei confronti della Russia, nel caso in cui la trattativa naufragasse, mentre il secondo ha detto che il presidente russo è "inaffidabile".

Il cancelliere tedesco Mertz ha detto di essere soddisfatto nel sentire che Trump e Zelensky hanno avuto un grande incontro bilaterale, aggiungendo che il prossimo passo "sarà quello più difficile": "Tutto si è aperto lo scorso venerdì e ora ci saranno dei negoziati complicati e non riesco ad immaginare che ci sarà un prossimo incontro senza un cessate il fuoco e dobbiamo cercare di lavorare su questo".

La premier Giorgia Meloni ha sottolineato che la proposta di dare all’Ucraina garanzie di sicurezza simili a quelle della Nato, ma senza l’adesione all’Alleanza atlantica, è stata una "proposta italiana": "Io credo che sia un giorno importante – ha affermato Meloni – e che sia una nuova fase dopo tre anni e mezzo in cui non abbiamo visto alcun segno di volontà al dialogo da parte della Russia. Quindi qualcosa sta cambiando, qualcosa è cambiato grazie a lei, ma anche grazie al campo di battaglia che è stato raggiunto con il coraggio dell'Ucraina e con l'unità che tutti noi abbiamo dato all'Ucraina. Il motivo per cui ne parlo è che bisogna ricordare che se noi vogliamo raggiungere la pace e vogliamo garantire la giustizia, dobbiamo farlo essendo uniti ed è per questo che ritengo sia un giorno positivo. Ovviamente può contare sull'Italia perché noi siamo dalla parte dell'Ucraina e noi sosteniamo tutti i suoi sforzi verso la pace. Noi parleremo di diversi temi importanti. Il primo sicuramente sono le garanzie di sicurezza, come garantire che non succederà ancora una volta. Questa è una precondizione di qualsiasi tipo di pace e sono lieta di poterne parlare, di discutere, di iniziare da una proposta che diciamo è sul modello dell'articolo 5 che è stata una proposta italiana all'inizio. Quindi noi siamo sempre pronti a portare le nostre proposte per la pace e per il dialogo. È un qualcosa che dobbiamo costruire insieme per garantire la pace e per difendere la sicurezza delle nostre nazioni".

Di scambi di territorio non si è discusso ieri, se non in modo generico: i leader europei hanno comunque ribadito che non potranno essere imposti a Kiev delle concessioni territoriali. Ma il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha sottolineato su Fox News che sia la Russia sia l'Ucraina saranno costrette a fare concessioni territoriali, affinché si possa raggiungere un accordo di pace. "Non è facile e forse non è nemmeno giusto, ma è ciò che serve per porre fine a una guerra", ha detto Rubio, che ha partecipato in presenza all'incontro tra Trump e Vladimir Putin ad Anchorage. Rubio ha spiegato che la definizione dei nuovi confini sarà in capo a Putin e Zelensky, e il ruolo dell'America sarà quello di facilitare una mediazione tra le due parti.

Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina

Secondo il Wall Street Journal, ieri i leader europei e Trump avrebbero anche deciso che il segretario di stato americano Marco Rubio guiderà un gruppo di consiglieri per la sicurezza nazionale e funzionari della Nato per sviluppare garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Queste garanzie includeranno quattro componenti: presenza militare, difesa aerea, armi e monitoraggio della cessazione delle ostilità, si legge nell'articolo del quotidiano. Ci sono diversi modi, si legge nell'articolo, in cui gli Stati Uniti possono fornire supporto militare indiretto alle forze di pace europee in Ucraina, che vanno oltre il dispiegamento di truppe americane nella zona del conflitto.

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