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Colonia: una delle ragazze violentate a Capodanno è rimasta incinta e ha abortito

La 18enne ha detto di essere una delle tante ragazze stuprate il 31 dicembre davanti alla stazione ferroviaria della città tedesca. Ha spiegato di non aver denunciato il fatto per la troppa vergogna, ma di aver comunque chiesto aiuto in ospedale. Li le hanno detto che aspettava un bambino.
A cura di Biagio Chiariello
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Una delle numerose ragazze violentate sessualmente a Colonia durante la notte di Capodanno, ha denunciato di essere stata costretta ad abortire dopo i fatti avvenuti quella sera. La giovane, 18 anni, sarebbe stata gettata a terra da un gruppo di uomini, dove è stata stuprata insieme a un'altra ragazza.

Secondo quanto emerge dal rapporto della polizia criminale federale tedesca, sono almeno 1200 le donne che la notte di San Silvestro hanno subito aggressioni sessuali, non solo a Colonia, ma anche Amburgo, Stoccarda e altre città tedesche. Circa 2000 gli uomini coinvolti. Decine di testimoni sono stati interrogati e migliaia di documenti esaminati, ha spiegato Frauke Mahr, 63 anni, responsabile dell’associazione Project for Girls in Cologne, che segue molto da vicina il dramma vissute dalle ragazze a Capodanno. E’ lui che ha rivelato che la 18enne è rimasta incinta dopo essere stata violentata davanti della stazione ferroviaria centrale di Colonia.

“E' stata separata dalla sua amica, e ha finito per essere spinta da un uomo all'altro. E' stata poi gettata a terra e violentata. Mi ha detto che a pochi metri da lei, ha visto un'altra ragazza che giaceva a terra e che veniva stuprata. Ha detto alla ragazza di chiudere gli occhi, ma l'uomo le ha afferrato la testa e l’ha costretta a guardare”, ha spiegato Mahr. Il suo calvario è terminato quando un poliziotto le ha tirato via di dosso l'uomo e lei è corsa a casa in preda al panico. Assalita dalla vergogna per quanto accaduto, ha deciso di non rivelare subito ciò che le era accaduto, ma si è fatta comunque visitare in ospedale. Quando le è stato detto che era incinta, ha subito deciso di abortire, per quanto lo staff sanitario le ha spiegato che non era sicuro al 100 per cento sicuro che il suo aggressore era il padre del nascituro.

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