Cisgiordania, coloni israeliani irrompono in una fattoria, picchiano a morte le pecore e feriscono i contadini

Ennesimo episodio di violenza dei coloni israeliani nella Cisgiordania occupata, dove nella notte di lunedì almeno tre palestinesi sono rimasti feriti e diversi animali da allevamento sono stati uccisi durante un’incursione in un’area agricola a sud di Hebron. L’attacco si inserisce in una più ampia ondata di aggressioni che, da anni, colpisce villaggi e campagne palestinesi.
Secondo le ricostruzioni dei residenti e dei media locali, un gruppo di coloni mascherati provenienti dall’insediamento di Susya ha fatto irruzione nel centro agricolo di Samu. L’abitazione della famiglia Daghameen è stata presa d’assalto: alcuni membri sono stati aggrediti fisicamente e tre di loro hanno dovuto ricorrere alle cure di un vicino centro medico.
Le immagini girate dopo l’attacco restituiscono la scena della devastazione: finestre e porte sfondate, mobili rovesciati, oggetti personali sparsi all’interno della casa. I coloni si sarebbero poi diretti verso il recinto degli animali, dove alcune pecore sono state picchiate a morte e uccise anche con colpi d’arma da fuoco. Non è la prima volta che la famiglia Daghameen subisce un’aggressione di questo tipo.
Le telecamere di sorveglianza mostrano parte dell’azione: i coloni rompono i vetri di un’auto parcheggiata all’esterno e poi entrano nell’abitazione. In altre sequenze si vedono uomini colpire il bestiame con oggetti lunghi, alcuni apparentemente affilati.
Episodi simili vengono segnalati in diverse zone della Cisgiordania. Secondo organizzazioni palestinesi e osservatori internazionali, i coloni – sostenuti dal governo israeliano di estrema destra e dell'esercito – puntano a intimidire la popolazione palestinese per spingerla ad abbandonare case e terreni agricoli.
Negli ultimi giorni sono stati denunciati tentativi di appropriazione di terre palestinesi anche nelle località di Aqraba e Khirbet Yanoun, a sud di Nablus, dove aree agricole sarebbero state distrutte sotto la protezione delle forze armate israeliane. A est della stessa città, nei villaggi di Beit Dajan e Beit Furik, coloni alla guida di trattori hanno devastato vaste porzioni di terreno coltivato.
I dati confermano una tendenza in forte crescita. Negli ultimi due anni, oltre mille palestinesi sono stati uccisi nella Cisgiordania occupata da soldati e coloni israeliani. La Commissione per la resistenza alla colonizzazione e al Muro ha registrato solo nel mese di novembre più di 2.100 attacchi contro civili palestinesi e le loro proprietà, la maggior parte attribuiti alle forze armate, ma con centinaia di episodi riconducibili ai coloni.
Secondo la stessa commissione, dall’inizio della guerra a Gaza il numero complessivo di violazioni israeliane in Cisgiordania avrebbe superato quota 40mila già a ottobre, una cifra che – affermano le organizzazioni per i diritti umani – è destinata a crescere ulteriormente, anche a causa delle violenze legate alla stagione della raccolta delle olive, considerate un tentativo sistematico di paralizzare la vita quotidiana delle comunità palestinesi.