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Covid 19

“Ci sono pazienti Covid che muoiono dicendo che il virus non esiste”, il racconto dell’infermiera Usa

“Purtroppo succede davvero, la cosa più tragica è vederli morire increduli. Le loro ultime parole a volte sono: dimmi la verità, che malattia ho?” ha confermato alla Cnn l’infermiera che lavora in un ospedale del Dakota del Sud. “Ti dicono che deve esserci un altro motivo per cui sono malati e ricoverati in ospedale. Il tutto mentre non hanno quasi più fiato”.
A cura di Antonio Palma
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“Ho visto pazienti covid morire continuando a ripetere che il coronavirus non esiste e che il motivo del loro ricovero in ospedale doveva essere per forza un altro”, è il racconto shock che una infermeria statunitense del Dakota del Sud, Jodi Doering, ha voluto condividere sui social e poi attraverso i microfoni della Cnn per denunciare le conseguenze delle azioni dei negazionisti covid.  “Ho una serata libera dall'ospedale. Sono a casa sul divano con il mio cane ma non riesco a smettere di pensare ai pazienti Covid negli ultimi giorni. Quelli che ancora non credono che il virus sia reale. Quelli che ti gridano contro per avere una presunta medicina magica” ha scritto la donna.

Molte di queste persone pensano davvero che non succederà a loro. Poi improvvisamente smettono di urlarti contro quando vengono intubati. È come un film dell'orrore che non finisce mai. Non ci sono i titoli di coda alla fine. Devi solo tornare indietro e rifare tutto da capo” ha scritto ancora l’infermiera sfogandosi sui social. “Ti dicono che deve esserci un altro motivo per cui sono malati e ricoverati in ospedale. Ti chiamano per nome e ti chiedono perché devi indossare tutta quella "roba" perché loro non hanno la covid in quanto il coronavirus non è reale” ha raccontato l’operatore sanitario aggiungendo: “Il tutto mentre non hanno quasi più fiato”.

“Purtroppo succede davvero, la cosa più tragica è vederli morire increduli. Le loro ultime parole a volte sono: dimmi la verità, che malattia ho?” ha confermato alla Cnn l’infermiera che lavora in pronto soccorso. “Alcuni dicono ‘Non può succedere. Non è reale’. E anche quando sono al limite e chiediamo loro se vogliono contattare parenti o amici ti rispondo di no perché stanno bene e ti guardano pieni di rabbia e odio”. “È una cosa che mi rende triste, perché c’è gente che si rifiuta di credere al virus anche vivendo le conseguenze sul proprio corpo” ha concluso l’infermiera.

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