Chi è Sebastien Lecornu, il nuovo primo ministro francese nominato da Macron al posto di Bayrou

Dopo la caduta del governo Bayrou, a cui l'Assemblea nazionale ha negato la fiducia lunedì, Emmanuel Macron ha nominato Sebastien Lecornu come nuovo premier francese.
Lecornu, 39 anni, ministro della Difesa nel governo Bayrou, uomo di fiducia di Macron proveniente dalla destra, è l'unico esponente rimasto ininterrottamente al potere dall'arrivo all’Eliseo del presidente nel 2017. Il presidente francese ha "incaricato" il suo nuovo premier Lecornu di "consultare" le "forze politiche rappresentate in Parlamento", ha dichiarato l'Eliseo. Questo, "al fine di adottare il bilancio nazionale e costruire gli accordi essenziali per le decisioni dei prossimi mesi". Solo dopo queste discussioni Lecornu proporrà un governo al presidente, come riporta anche Le Figaro.
Nella nota ufficiale dell'Eliseo si legge infatti che il presidente "gli ha affidato il compito di consultare le forze politiche rappresentate in Parlamento al fine di adottare un bilancio per la Nazione e costruire gli accordi indispensabili alle decisioni dei prossimi mesi". A seguito di tali discussioni, "spetterà al nuovo Primo Ministro proporre un Governo al Presidente della Repubblica. L'azione del Primo Ministro sarà guidata dalla difesa della nostra indipendenza e della nostra potenza, dal servizio ai francesi e dalla stabilità politica e istituzionale per l'unità del Paese. Il Presidente della Repubblica è convinto che su queste basi sia possibile un accordo tra le forze politiche nel rispetto delle convinzioni di ciascuno". Il passaggio di consegne tra Bayrou e Lecornu è previsto per domani a mezzogiorno, a Palazzo Matignon, storica sede del primo ministro a Parigi. La data coincide con una giornata di mobilitazione per bloccare il Paese promossa da vari movimenti.
Chi è Sebastien Lecornu, nuovo primo ministro francese
Molto vicino al presidente, Lecornu è diventato il settimo primo ministro di Emmanuel Macron e il quinto dall'inizio del suo secondo mandato quinquennale nel 2022. Una situazione senza precedenti nella Quinta Repubblica, a lungo nota per la sua stabilità, ma piombata in una crisi senza a partire dallo scioglimento anticipato dell'Assemblea nazionale nel giugno 2024. Il 39enne Lecornu, ministro della Difesa del governo Bayrou e membro del partito del presidente, Renaissance, è stato ininterrottamente al governo dal 2017. Il nome di Lecornu come possibile primo ministro era circolato in diverse occasioni: già lo scorso dicembre Macron avrebbe voluto nominarlo a Matignon, ma alla fine François Bayrou aveva prevalso.
Da ministro della Difesa – il più giovane nella storia francese – è stato il regista di un importante potenziamento militare previsto fino al 2030, motivato dalla guerra in Ucraina. Ex conservatore che ha aderito al movimento centrista Renaissance di Macron nel 2017, ha ricoperto incarichi nell'amministrazione locale, nei territori d'oltremare e durante gli scontri dei gilet gialli, riuscendo a gestire la rabbia popolare attraverso il dialogo. Ha anche proposto discussioni sull'autonomia durante i disordini in Guadalupa nel 2021. Entrato in politica giovanissimo come assistente parlamentare a 19 anni, viene descritto come un uomo discreto, riservato e caro amico del presidente.
Le reazioni
"Il presidente sta sparando l'ultima cartuccia del macronismo, trincerato con il suo piccolo quadrato di fedelissimi. Dopo le inevitabili elezioni legislative, il primo ministro si chiamerà Jordan Bardella", è il commento di Marine Le Pen.
"Il motto di Emmanuel Macron: squadra perdente non si cambia", scrive il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, criticando la nomina. "Come potrebbe un fedele sostenitore del Presidente (Macron) abbandonare le politiche che ha perseguito per otto anni?", si chiede retoricamente Bardella, aggiungendo: "I nostri principi rimangono immutati e gli interessi del popolo francese rimangono la nostra unica bussola. Non è una questione di persone o di casting, ma di politiche: giudicheremo – senza illusioni – il nuovo primo ministro in base ai suoi meriti, alle sue azioni, alla sua direzione nel predisporre un bilancio per la Francia e alla luce delle nostre linee rosse. Siamo a sua disposizione per ricordargliele, a nome dei milioni di francesi che attendono e sperano in un cambio di governo".
Il leader di sinistra Jean-Luc Mélenchon ha denunciato su X "una triste commedia di disprezzo nei confronti del Parlamento" dopo l'annuncio della nomina di Lecornu, chiedendo ancora una volta le dimissioni di Emmanuel Macron. "Solo le dimissioni di Macron stesso possono porre fine a questa triste commedia di disprezzo del Parlamento, degli elettori e della decenza politica", ha scritto il leader della sinistra.